Li chiamano i «Leoncini del Califfo»

Il bambino kamikaze in Turchia che ha fatto strage di bambini

Il bambino kamikaze in Turchia che ha fatto strage di bambini
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Aveva tra i 12 e i 14 anni, e facendosi esplodere nel cuore della festa di un matrimonio curdo a Gaziantep, ha ucciso, tra gli altri, tanti ragazzini della sua età. Non se ne conosce il nome, né lo si conoscerà mai, ma il piccolo kamikaze che sabato sera ha fatto 51 morti in questa cittadina al sud della Turchia,  a poche decine di chilometri di confine della Siria, è solo l’ultimo dei baby assassini fatti crescere dall’Isis: sono chiamati i «leoncini» del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi; vengono educati sin da piccoli a maneggiare armi a volte più grandi di loro. E soprattutto vengono scientificamente indottrinati di fanatismo, con un lavaggio del cervello sistematico. Gli esperti hanno catalogato a febbraio scorso 89 attacchi con protagonisti kamikaze minorenni, ma in realtà potrebbero essere di più.

Bimbo-kamikaze Isis alle nozze curde, strage in Turchia
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>>>ANSA/ TURCHIA, BIMBO-KAMIKAZE DELL'ISIS FA STRAGE ALLE NOZZE CURDE
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++ Turchia: Erdogan, kamikaze Gaziantep aveva 12-14 anni ++
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++ Turchia: Erdogan, kamikaze Gaziantep aveva 12-14 anni ++
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Per l’Isis usare i bambini non è solo un fatto cinicamente strumentale: è un modo per dimostrare in modo minaccioso la compattezza del proprio modello che non è semplicemente organizzativo e militare. È un modello capace di dominare la volontà delle persone, quasi di costruire degli uomini-robot a completa disposizione degli obiettivi del Califfato. E internet è la strada maestra per mostrare al mondo l’efficacia e la forza della propria organizzazione. Infatti sulla rete solo lo scorso anno sono stati individuati ben 150 video in cui si mostravano con minori familiarizzare con le armi sino ai “piccoli boia” in azione. Uno dei più terribili è quello che aveva come protagonista Ryan, un dodicenne oltretutto di nazionalità francese, figlio di foreign fighter Sabri Essid. Ryan frequentava una scuola di Tolosa ed è stato riconosciuto dai suoi compagni di classe nel video in cui sparava alla testa ad una presunta spia del Mossad, un palestinese di 19 anni, Mohammed Ismail. Il padre era partito per la Siria nel 2014 con la moglie e i 4 figli, tra i quali appunto Ryan.

++ Turchia: media curdi, 29 bambini tra i 51 morti ++
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>>>ANSA/ TURCHIA, BIMBO-KAMIKAZE DELL'ISIS FA STRAGE ALLE NOZZE CURDE
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>>>ANSA/ TURCHIA, BIMBO-KAMIKAZE DELL'ISIS FA STRAGE ALLE NOZZE CURDE
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ORRORE IN TURCHIA, ATTACCO MORTALE A FESTA DI MATRIMONIO
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I bambini armati spesso campeggiano con foto sul mensile del Califfato, Dabiq, sia come minaccia, sia come dimostrazione di controllo integrale dei propri affiliati. Il punto più drammatico venne raggiunto con il video diffuso a febbraio scorso in cui si vedeva un bambino di soli 4 anni, Isa Dare, in tuta militare con fascia nera dell’Isis far esplodere un’auto con all’interno tre prigionieri. Anche Isa era figlio di un estremista nato in un sobborgo di Londra, Grazzia Kahadija Dare. «Come in tutti i regimi dittatoriale l’ideologia estremista fa presa più facilmente sui bambini», ha scritto sulla Stampa Giordano Stabile, inviato e attento osservatore del mondo islamico. «L’Isis sa come sfruttare la totale sottomissione della generazione più giovane». Non solo: spesso le immagini vogliono diffondere l’idea della famiglia modello, in cui sono i genitori stessi ad addestrare e a far crescere i figli come kamikaze: un video girato ad Aleppo ad inizio 2016 mostrava un bambino vestito da kamikaze che salutava e abbracciava i genitori prima di andare in missione. Il suo è uno degli 89 casi accertati dalla ricerca realizzata a cura dell’Accademia militare di West Point. Di questi 89, almeno 11 erano tra gli 8 e i 9 anni. Gli altri quasi tutti tra i 12 e i 16. Come quel bambino che sabato si è fatto esplodere nel bel mezzo di una felice festa di matrimonio a Gaziantep.

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