Il sogno d'espansione

Bannon, lo stratega dei populismi e che cosa ne pensa dell'Italia

Bannon, lo stratega dei populismi e che cosa ne pensa dell'Italia
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È arrivato in Europa quando ha visto che tirava l’aria giusta per lui. Steve Bannon, lo stratega della campagna elettorale di Trump, l’altra sera ha aperto il suo tour nel vecchio continente con una conferenza apparentemente defilata in una sala concerti a nord di Zurigo. In platea un pubblico ricco e selezionato e tanti giornalisti arrivati da tutto il continente. Fuori qualche protesta di ragazzi che hanno colto il peso politico di questa operazione. Steve Bannon è il profeta del populismo. Colui che da tempo va in giro dicendo che l’Europa è prossima all’implosione per la spinta delle forze sovraniste.

 

 

Una grande rete populista. «Se Bruxelles non inizierà ad ascoltare la gente, non durerà molto», ha detto. «Non puoi portare centinaia di migliaia di migranti in Europa e dire alla popolazione che non è un loro problema. È un sistema che non può durare a lungo». L’esito delle elezioni italiane arriva ora a confermare le sue previsioni. «Per vedere il futuro dell’Ue bisogna guardare al voto italiano», ha spiegato al pubblico. «Salvini lo ha detto: l’Euro non sopravviverà. Tutto è nelle mani dei cittadini. E l’onda populista è solo all’inizio, perché la storia è dalla nostra parte».

Come lui stesso ha ammesso, Bannon sta lavorando per costruire una sorta di Internazionale populista, «un esercito per diffondere le idee del nazionalismo economico. Bisogna andare a votare e vedrete che le cose cambieranno. Elezione, dopo elezione. Guardate cosa è successo in Gran Bretagna, in Polonia, in Ungheria, in Repubblica Ceca e in Austria. Anche in Francia e Germania. Vero, il Front e l’Afd non hanno vinto, ma il movimento sta crescendo». Certo, dice, «in ogni Paese la situazione è diversa, ma dobbiamo fare attenzione ai fenomeni globali».

 

https://www.youtube.com/watch?v=1wBUCgEep-k

 

Che dice dell'Italia. Per Bannon però l’Italia in questo momento è l’avanguardia dell’Internazionale populista. «Questo voto italiano è cruciale per il movimento populista globale. Per me la cosa importante è che se si sommano le percentuali siamo vicini al 65 per cento, quasi due terzi del Paese». Nella prospettiva di Bannon infatti anche Berlusconi, che lui ha sempre visto come un anticipatore di Trump. «Se si raggiungesse una coalizione tra tutti i populisti sarebbe una cosa fantastica, si trafiggerebbe Bruxelles al cuore». Anche il Corriere della Sera è andato a cercarlo per un’intervista. «Voi italiani», ha spiegato alla giornalista. «siete sulla cresta dell’onda, un banco di prova fondamentale del potere della sovranità, di cosa significhi nell’era moderna, e questo è esemplificato dalla questione dei migranti, poiché tutti i problemi del Medio Oriente e dell’Africa sono stati scaricati dall’Ue sull’Italia e la gente ne ha avuto abbastanza, rivuole la propria sovranità».

Ora Bannon sogna un’alleanza tra 5stelle e Lega, per avere il primo governo sovranista nell’Europa occidentale. È certo che nel Paese c’è bisogno della sua presenza così si è preoccupato di prendere un pied à terre, prendendo in gestione per 19 anni una storica certosa, la Certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone, trasformandola in un’accademia del pensiero teocon e tenendo per sé un piccolo spazio dove soggiornare. E naturalmente tessere le sue reti…

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