L’interpellanza

Bar chiusi in tre centri sportivi «Disagi per centinaia di utenti»

Bar chiusi in tre centri sportivi «Disagi per centinaia di utenti»
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Della chiusura recente, dopo 15 anni di attività del bar del centro sportivo di via Pilo abbiamo avuto modo parlare di recente. Ma non è l’unico caso che fa discutere in città, anzi. Il problema è stato sollevato in Consiglio comunale da Simone Paganoni (Patto per Bergamo) con un’interpellanza a risposta orale in cui chiede all’assessore competente, cioè Loredana Poli, «come e quando si intende porre rimedio per ovviare ai numerosi disagi arrecati agli utenti».

Le premesse. Paganoni in apertura fa notare che: «Premesso che: «Il bar/ristorante ubicato presso la struttura invernale del centro sportivo Italcementi (piscina + palestra) è chiuso da ormai quattro anni; il bar ubicato presso la struttura del centro sportivo di va Rosolino Pilo (campo da basket, calcio a 5, roller e tiro con l’arco) è chiuso da aprile 2019; il bar/ristorante ubicato presso il centro Tennis di Loreto chiuderà ai primi di ottobre.

Le considerazioni. «In due impianti, i bar/ristoranti sono stati sostituiti da macchinette per l’erogazione di bevande e cibi freddi e confezionati; in tutti e tre gli impianti, i bar/ristoranti erano sempre molto frequentati dalle centinaia di utenti che, quotidianamente, frequentavano (e continuano a frequentare), la piscina, la palestra, i campi da tennis, basket, etc.; il bar/ristorante presso i campi da Tennis di Loreto era anche luogo di ritrovo per molti residenti della parte ovest del quartiere (L.go Fabbre, Via Curie, Via Broseta, via Meucci, via Strada Vecchia) priva di altre strutture commerciali analoghe; il bar/ristorante presso i campi da Tennis di Loreto serviva anche come punto di ristoro per le numerose strutture sportive e non presenti nelle vicinanze, cioè Parco di Loreto “Beata Caterina Cittadini”, campo da calcio, centro Bmx Bergamo (e lo sarebbe stato anche per la Palestra di scherma la cui apertura è prevista a breve).

 

 

«Gestori interessati». Paganoni prosegue sottolineando che «la chiusura dei bar/ristoranti non è certamente stata dovuta a mancanza di interesse da parte di possibili gestori».

«Chi ha redatto i bandi?». A fronte delle premesse, Paganoni chiede: «chi ha redatto i bandi; in base a quali criteri sono state calcolate le richieste economiche inserite nei bandi (andati deserti) per l’assegnazione delle attività commerciali; qual è il danno economico relativo alla chiusura dell’attività commerciale presso l’impianto sportivo Italcementi (chiuso da circa 4 anni), per quello di via Rosolino Pilo e quale sarà il danno economico previsto per la chiusura del bar/ristorante presso l’impianto dei campi da Tennis di Loreto; anche (e soprattutto) nell’ottica di un consumo di cibo fresco e sano a dispetto di quello confezionato, si chiede se corrisponde al vero che un possibile “eccellente” gestore del bar/ristorante presso l’impianto sportivo Italcementi si sia rifiutato di partecipare al bando per la contestuale scelta della non eliminazione dei distributori automatici di merendine, bevande e cibi confezionati presenti nell’impianto stesso; qual è stato (si vi è stato) il danno economico relativo alla diminuzione dell’utenza presso l’impianto Italcementi (invernale) dalla data di chiusura del bar/ristornate ad oggi.

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