Funerale alle loro attività

Cologno, il video della protesta di baristi e ristoratori: niente apertura, son scesi in piazza

Hanno scelto di non aderire alla campagna #IoApro, bensì di denunciare la loro difficoltà con una manifestazione autorizzata

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Il giorno della protesta lanciato dall’hashtag #IoApro è arrivato. Oggi (venerdì 15 gennaio) baristi e ristoratori, piegati economicamente da circa un anno di limitazioni, sono pronti a restare aperti e a servire i propri clienti indipendentemente dalle restrizioni varate dal Governo. C’è però anche chi ha scelto di non aderire a questa forma di disobbedienza civile lanciata sui social network ma di manifestare ugualmente tutto il proprio malcontento.

Come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, a Cologno al Serio decine di esercenti non hanno riaperto bar e ristoranti, bensì sono scesi in piazza. Questa mattina, dalle 10 alle 11, autorizzati, hanno affisso sopra un cartellone le “carte da morto” che danno il triste annuncio della scomparsa dei rispettivi locali. «Presto si spegnerà il bar Big Bang – si legge in uno dei manifesti funebri -, nell’anno 2021. Ne danno il triste annuncio: il titolare e i dipendenti».

Insieme agli esercenti sono scesi in piazza anche le agenzie di viaggio colognesi con l’obiettivo di far sentire la propria voce. A spiegare il perché della protesta è stato Yunes Meharich, del Big Bang.

«Sappiamo benissimo che riaprire in questo modo può comportare un rischio in termini di contagio – commenta – di fatto, ci sembra una scelta controproducente. Inoltre, temiamo il rischio di incorrere in multe in seguito ad eventuali controlli. Come ristoratori e baristi ci siamo consultati e abbiamo chiesto un’autorizzazione al sindaco per poter svolgere questo tipo di protesta, che mettesse tutti a conoscenza della situazione in cui giacciono oggi i bar e i ristoranti in Italia, mantenendo sempre un atteggiamento di responsabilità per il bene collettivo».

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