Barzizza ricorda il sorriso e la disponibilità infinita di Vito: «Eri unico e prezioso»
Vittorino Azzola, 74 anni, se ne è andato il 18 marzo a causa del Coronavirus. Al cimitero, dopo la riapertura, la messa di suffragio. Nella frazione di Gandino era l'unico commerciante attivo, un punto di riferimento
di Giambattista Gherardi
Anche la parrocchia di Barzizza (che insieme a Cirano e Gandino forma un’unica Unità Pastorale) ha ripreso da lunedì 18 maggio le celebrazioni alla presenza dei fedeli, con le necessarie misure anti contagio previste per la fase 2 della pandemia. Martedì 19 maggio un intenso ricordo è stato dedicato alla memoria di Vittorino Azzola (per tutti Vito), morto a causa del Covid 19. Vito se ne è andato lo scorso 18 marzo a 74 anni. Per la frazione di Barzizza era una vera e propria istituzione. Conduceva infatti da decenni l’unico negozio del borgo, aperto su piazza Duca d’Aosta, dove nel recente passato ha chiuso anche il Bar Pizzeria Capriccio, unico esercizio pubblico.
La notizia della sua morte, nei giorni del lockdown, ha unito i barzizzesi (e non solo) in un ricordo carico di affetto e gratitudine, rinnovato ora, a due mesi dalla scomparsa, dalla celebrazione tenutasi al cimitero, riaperto il giorno prima. Tutti hanno rinnovato alla moglie Rosy e ai familiari (che continuano l’attività) il proprio cordoglio. Nei giorni tristi e forzatamente distanti di marzo, sui social e fra la gente è circolato un ricordo struggente di Vito, presenza attenta e cordiale. Ne riportiamo il testo integrale.
«Non ci sono parole sufficienti per dire lo sgomento di questa notizia: Vito ci ha lasciato... Il nostro Vito! È una notizia che oscura il Sole! La nostra piccola frazione di Barzizza oggi è orfana, oggi ha perso la presenza storica pubblica più importante! Vito non era solo il titolare della nostra piccola bottega... Vito era il sorriso sornione, il saluto immancabile di ogni volta che lo incrociavi, la battuta sagace, la voglia di scherzare e di provocare sempre per far sorridere. E poi Vito era la solerzia del suo "portarti a Barzizza" tutto quello che ti serviva, quello di cui avevi bisogno, era la fantasia e l'allegria di tentarti con piccole prelibatezze che non potevi non comprare.
L'ultima volta che l'ho visto dietro il suo banco, mi ha offerto l'assaggio di un piccolo dolce: "Assaggia dai!! Non temere, non ingrassi!". Il nostro Vito! Vito con la sua Rosy! Una coppia stupenda, un sorriso complice, uno sguardo attento, si capivano all'istante guardandosi! Trovarli insieme e vederli lavorare insieme ti faceva capire la forza del loro Amore, il loro essere profondamente una Buona Famiglia. Ciao Vito, grazie di averci accompagnati fin qui, grazie di averci regalato la tua operosità, la tua allegria, la tua cura verso noi tutti residenti di questo piccolo borgo. Ciao Vito, fai buon viaggio! Noi siamo certi che ora, anche da sopra le nuvole, continuerai col tuo sorriso ad avere cura della tua bottega, della tua famiglia, di tutti noi. Grazie Vito!».