«Una bravata»

Beccati (e strigliati) i ragazzi che hanno rotto il Gesù Bambino del presepe di Gazzaniga

La locale li ha identificati grazie alle telecamere. Sono tutti minorenni e sono stati sgridati dal comandante Pera, che li ha convocati in commissariato insieme ai genitori. Le famiglie si dicono rammaricate

Beccati (e strigliati) i ragazzi che hanno rotto il Gesù Bambino del presepe di Gazzaniga
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di Elena Conti

Si è conclusa martedì 12 gennaio la vicenda relativa al furto del Gesù Bambino del presepe di piazza San Mauro a Gazzaniga, quello realizzato ogni anno dai volontari del Circolo Fratellanza Rova. Un gioiellino incastonato all’interno di una grotta naturale per 4 x 4 metri, una tradizione amata dagli abitanti della frazione di Gazzaniga.

Un presepe speciale, che ogni anno riprende un elemento di attualità e lo inserisce nella Natività. Quest’anno non poteva mancare la tenda da campo Covid-19. Stavolta sono rimasti sgomenti di fronte alla notizia della sparizione della statuetta, avvenuta la sera di domenica 28 dicembre.

La notizia del furto era rimbalzata sui social, provocando ondate di sdegno per il gesto definito «vergognoso e irrispettoso», e la polizia era stata avvertita. Qualche giorno dopo, a seguito dello scioglimento della neve, la statua è stata ritrovata, rotta e infilata nella neve. Subito sono cominciate le indagini; gli agenti hanno visionato le immagini raccolte dalle telecamere puntate sulla piazza, le quali evidenziavano la presenza di un gruppetto di ragazzi che gironzolavano nei pressi della grotta.

ragazzi 1
Foto 1 di 4
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Foto 2 di 4
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Foto 3 di 4
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Foto 4 di 4

Ieri la novità: tutti i ragazzi sono stati identificati. Si tratta di un gruppetto di sei minorenni, quattro ragazzi e due ragazze, tutti di Gazzaniga tranne uno. Sono stati convocati insieme ai genitori presso la sede del comando a Nembro; tutti hanno ammesso le proprie colpe.

Essendo minorenni, non è stato attivato alcun procedimento penale nei loro confronti, ma si sono beccati una bella strigliata da parte del comandante Marco Pera. Anche i genitori erano rammaricati per il gesto dei figli e lo hanno condannato. I ragazzi non erano a conoscenza delle conseguenze penali del loro gesto, definito da loro stessi «una bravata». I loro nominativi sono stati comunicati al sindaco di Gazzaniga, Mattia Merelli, che deciderà se è il caso di riconvocarli per un ulteriore rimprovero.

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