È un'Atalanta strepitosa anche contro il Sassuolo

Atalanta che continua la sua magica corsa vincendo nettamente per 3-0 in casa del Sassuolo. Per i neroverdi primo tempo da dimenticare e tanta sfortuna, con due traverse colpite. Espulso Di Francesco per proteste dopo un episodio in area dei nerazzuri. Intanto, però, la Dea sorride: quinta vittoria nelle ultime sei partite e quarto posto in classifica. Era dal 2000/2001 che non si volava così in alto, cioè al quarto posto della Serie A.
PRE PARTITA
Cinque vittorie nelle ultime sei: l'Atalanta è in un momento d'oro. La partita di oggi sul campo del Sassuolo rappresenta l'ennesimo esame di maturità dopo i successi contro Pescara e Genoa. Ne ha parlato Gian Piero Gasperini in conferenza stampa: «Mi aspetto una partita difficile. È vero che loro hanno molti indisponibili, soprattutto a centrocampo, ma l'undici che andrà in campo è molto competitivo, ci sono giocatori di assoluto valore. Giocare le coppe, del resto, comporta il rischio di alcune defezioni».
FORMAZIONI UFFICIALI
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessie, Gagliardini, Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez.
Sassuolo (3-4-3): Consigli; Terranova, Acerbi, Gazzola; Lirola, Biondini, Pellegrini, Peluso; Politano, Matri, Defrel.
LA CONFERENZA STAMPA DI GASPERINI
Gli assenti. «Abbiamo un paio di giocatori fuori nello stesso reparto, questo crea qualche problema. Dipenderà anche da come giocheremo, delle alternative ci sono sempre. Chiaro che con fuori Dramè, Konko e Toloi la difesa può cambiare, però abbiamo già fatto bene con il Genoa e lo faremo sicuramente anche in seguito aspettando questi giocatori».
I tanti italiani in campo. «È un bel segnale per due squadre che stanno facendo bene, quest'anno c'è stata un'inversione di tendenza. Forse il nostro sistema è di nuovo propenso a valorizzare gli italiani invece che prendere tanti giocatori dall'estero. Questo può portare grandi soddisfazioni a tutto il movimento nazionale».
Il Sassuolo come modello per l'Atalanta. «Credo che siano due interpretazioni diverse. Loro dietro hanno delle sponsorizzazioni molto forti che gli han permesso di investire su tanti giocatori italiani. Noi, per quanto solidi come società, abbiamo un progetto magari un po' più lungo fondato sulla valorizzazione del vivaio. La speranza di arrivare a traguardi importanti nel tempo c'è, il modo di raggiungerli è diverso».
Atalanta in prima pagina. «Questo ci fa piacere, ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Quello che abbiamo fatto in questo mese non è passato inosservato, anche a livello nazionale, però il campionato è molto lungo e dobbiamo restare nella nostra realtà. Dietro di noi ci sono squadre forti e attrezzate che possono fare anche meglio di noi, dobbiamo pensare al nostro percorso senza distoglierci dalla realtà del campionato che continuiamo ad affrontare con la voglia di crescere e di fare il meglio possibile. Sotto questo aspetto, la partita di domani è importante: vedremo se con tutti questi complimenti riusciremo a mantenere la concentrazione. Io di questo sono convinto, perché vedo i ragazzi molto sereni, si allenano molto bene. Sono tranquillo. I risultati ci hanno aiutato, vedo maggior sicurezza».
Vincere: peso o carica positiva? «Diventa un peso se le aspettative sono eccessive, se non c'è equilibrio, così come nelle sconfitte. Non è un problema che riguarda noi, non possiamo impedire che fuori ci sia entusiasmo, anzi ci fa piacere. Dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà, ma anche del fatto che se abbiamo fatto certe prestazioni possiamo ripeterle. Ci vuole il piacere di giocare le partite, misurarci contro avversari forti e vedere cosa siamo capaci di fare».
I problemi muscolari. «Il problema di Konko riguarda un intervento di gioco subito, Dramè ha speso invece moltissimo in tre partite. Siamo molto attenti, vedo che in questo periodo c'è stata in tutte le squadre un'esplosione di infortuni muscolari. I medici possono fare poco, perché le preparazioni sono diverse, ma in tutto il mondo ci sono momenti di questo tipo».
La condizione fisica. «Credo che non avremo problemi, anche perché ci sono molte alternative. Sarà più importante l'aspetto tecnico, così come l'attenzione. Vedremo con che qualità potremo crescere e migliorare, i margini ci sono».
L'imbarazzo della scelta. «Preferisco che i giocatori giochino nel loro ruolo naturale. Dipende molto anche dalla partita e dagli avversari, ma in questo momento abbiamo una buona identità e troviamo degli ottimi meccanismi: siamo migliorati. Le alternative ci sono, anche per fare modifiche a partita in corso. Poi chi gioca non è importante, lo è invece azzeccare chi è più in condizione. Purtroppo non possono giocare tutti, ma la rotazione c'è in tutti i reparti».
Gli assenti. «Oltre agli infortunati, Pinilla potrebbe rientrare in gruppo martedì. Per Cabezas ci vorrà ancora un po' di tempo. Sono convocati, della Primavera, Bastoni e Capone».
Sul Papu Gomez in Nazionale. «È una questione burocratica, ma non è una sentenza definitiva. Il fatto che Ventura pensi ad una sua convocazione è un grande segnale, ci auguriamo tutti che sia possibile».