A Bergamo 10629 contagi, 39 nuovi casi in un giorno. «Ma non è finita l'emergenza»
Dopo il leggero balzo in avanti registrato nella giornata di ieri (venerdì 17 aprile), oggi i numeri del contagio da Coronavirus nella Bergamasca tornano a calare. Nella nostra provincia sono 10629 le persone positive, con 39 nuovi casi (il giorno precedente erano state 72 le persone contagiate).
Rimangono complessivamente stabili anche i dati relativi al territorio regionale. Salgono a 65381 le persone affette dal Covid-19, con un aumento di 1246 casi a fronte di 11818 tamponi analizzati (ieri l'incremento era stato di 1041 persone ma con un numero inferiore di test analizzati, pari a 10839 tamponi). «Il tasso è certamente in decrescita - sottolinea il vicepresidente regionale Fabrizio Sala -. Anche gli accessi ai pronto soccorso e agli ospedali lombardi si confermano essere in calo».
Continua, inoltre, la diminuzione dei dati relativi sia ai pazienti ricoverati, sia a quelli in rianimazione. Nello specifico, i ricoverati sono 10042 (585 in meno rispetto a ieri), mentre i pazienti in terapia intensiva sono 947 (24 persone in meno rispetto a ieri. Infine, salgono a 12050 le vittime accertate, con 199 nuovi decessi (in netto calo rispetto al giorno precedente, quando ne erano avvenuti 243). «Il tasso dei decessi ci addolora e ci fa dire che siamo ancora in una fase di emergenza - prosegue Sala -. Nella "fase 2" sarà di fondamentale importanza il continuo rispetto delle norme perchè dovremo imparare a convivere con il virus».
A questo proposito, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia è stato annunciato un incontro, previsto per le 18.30, tra Governo, Regioni e Comuni in cui ci si confronterà sulle modalità con cui dovrà essere attuata l'ormai prossima ripartenza (dati epidemiologici permettendo).
Infine, il vicepresidente Fabrizio Sala ha fatto sapere che 930 mila utenti hanno scaricato l'applicazione “allerta LOM”, che verrà utilizzata per mappare il rischio di contagio in Lombardia. «Siamo vicini al traguardo di 1 milione di utenti. A breve gli scienziati potranno disporre di dati fondamentali per combattere l'epidemia. Siamo al lavoro per aggiungere alla applicazione sempre più funzioni, tra cui la possibilità di compilare il questionario anche per i familiari anziani che non possiedono uno smartphone».