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A Bergamo 6471 contagi, 255 casi in più. Un po' di speranza: per la prima volta calano i ricoveri

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«Ieri eravamo moderatamente ottimisti. Oggi il trend in calo si conferma. È la prima giornata positiva di questo durissimo mese. Non è il momento di rilassarsi, bensì di essere ancora più concentrati». E' ancora presto per parlare di frenata secondo l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera, ma anche oggi i dati relativi ai contagi da Coronavirus danno l'impressione di poter iniziare ad avere un certo ottimismo, anche se la Bergamasca continua ad essere la provincia dove si è registrato il maggior numero di nuovi contagi, ma comunque in calo rispetto ai giorni precedenti. Ad oggi (lunedì 23 marzo), complessivamente, sono 6471 i positivi al Covid-19, 255 in più di ieri quando erano saliti di 347 unità.

Sul territorio lombardo sono invece 28761 i soggetti positivi (1555 in più rispetto a ieri, il giorno prima l'incrementi era stato di 1691). Il numero di pazienti ricoverati  è di 9266: «il numero è sceso - evidenzia raggiante Gallera - si tratta del primo dato inferiore rispetto al giorno prima, perchè ci sono stati tanti dimessi». I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1183 (41 in più). Sale a 3776 il numero delle vittime, con 320 decessi in più nelle ultime 24 ore (un leggero calo rispetto a ieri, quando erano stati 361).

«Attenzione però, è già successo che ci fosse una diminuzione degli accessi nei pronto soccorso a cui è seguita una nuova ondata di accessi - ammonisce Gallera -. Ciò è accaduto quando abbiamo messo in campo le prime misure restrittive, che poi sono state allentate. Non è sufficiente qualche giorno positivo. Oggi soprattutto è fondamentale che continuiamo a restare in casa».

«Stiamo comprando un numero molto alto di saturimetri per controllare l'ossigenazione del sangue dei pazienti - spiega Gallera -  Regione sta anche acquistando 10mila tablet, smartphone e termometri per il monitoraggio da parte dei medici di base ai loro pazienti ricoverati a casa, attraverso la telemedicina. Se i valori registrati non saranno a norma, faremo i tamponi a quei pazienti. E' importante però che chi presenta anche sintomi influenziali lievi si isoli, anche all'interno dell'appartamento che condivide con la propria famiglia. Inoltre, stiamo ottenendo alberghi dove metteremo i pazienti dimessi che però hanno ancora bisogno di assistenza sanitaria (a Bergamo sono già 3 le strutture individuate, ndr). Ad oggi abbiamo processato 73mila tamponi, siamo la regione italiana che ne ha eseguiti il maggior numero. Quanto è iniziata l'emergenza erano 3 i laboratori che analizzavano i tamponi, oggi ne abbiamo 22 che ne testano circa 5mila ogni giorno».

L'assessore regionale al welfare e il governatore regionale Attilio Fontana hanno confermato che l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha dato l'autorizzazione all'avvio della sperimentazione del farmaco Avigan nella cura ai pazienti Covid-19. Servirà però tempo per capire la sua effettiva efficacia.

Per quanto riguarda il nuovo ospedale in Fiera a Milano, è intervenuto Guido Bertolaso. «Stiamo reperendo materiale, entro la fine della prossima settimana siamo ottimisti nel poter aprire i primi 4 moduli di questa nuova struttura dedicata alla terapia intensiva. Non è un lazzaretto o un capannone con brande per chi non ha più speranza di vivere. Vogliamo al contrario vincere questa lotta insieme. La gestione sarà affidata a rianimatori di primo livello».

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