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Bergamo, frena il calo dei contagi settimanali: sono 1.181. I dati Comune per Comune

L'Ats di Bergamo, dal 14 al 20 aprile, ha contato 33 positivi in più rispetto alla settimana precedente. La curva presenta una «situazione di stabilità complessiva»

Bergamo, frena il calo dei contagi settimanali: sono 1.181. I dati Comune per Comune
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Si ferma dopo quattro settimane consecutive il calo nel numero di contagi da Covid accertati in una settimana in provincia di Bergamo. Secondo i dati diffusi oggi (mercoledì 21 aprile) dall’Ats di Bergamo, da mercoledì 14 a martedì 20 aprile, sono 1.181 le positività diagnosticate, 33 in più rispetto a quelle registrate nel precedente monitoraggio. Il decremento della scorsa settimana era stato invece pari a 604 contagi (-34%).

L’Agenzia di tutela della salute, nel report odierno, evidenzia una «situazione di stabilità complessiva, con un lievissimo rallentamento della velocità di decelerazione»: la media giornaliera di nuovi casi è pari a 169, contro i 164 quotidiani della settimana precedente, e in leggero aumento risulta essere anche il valore dell’incidenza settimanale, che passa da 100 a 103 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Di conseguenza scende anche da 73 a 71 il numero di Comuni con zero casi incidenti.

«La principale area critica è sempre rappresentata dall'Alto Sebino – specificano da via Galliccioli -, ma il moderato incremento nel tasso di nuovi positivi ogni 100 mila abitanti, rispetto alla settimana precedente, riguarda anche la Valle Imagna, Villa d’Almè, l’Isola Bergamasca e l’area di Dalmine». Di positivo c’è che «i segnali di mitigazione dell’ondata epidemica paiono consolidarsi, così come proseguono anche i segnali di attenuazione dell'impatto sulle strutture ospedaliere, soprattutto per quel che riguarda i ricoveri ordinari. Le strutture restano impegnate, in particolare, per le terapie intensive».

Una delle ragioni che spiegherebbe il rallentamento nella flessione della curva dei contagi è la parziale riapertura delle scuole, di alcune attività commerciali e la maggiore libertà di spostamento. «Il passaggio di fascia – dice l’Ats -, potrebbe determinare come è successo nel corso della seconda ondata un rischio di possibili risalite della curva».

Per questa ragione, ma soprattutto per evitare pericolosi passi indietro visto anche il probabile passaggio in fascia gialla dalla prossima settimana, le autorità sanitarie invitano a rispettare rigorosamente tutte le norme anti-Covid, in particolare nelle circostanze in cui aumenta il rischio di contagio; ad esempio, sui mezzi pubblici.

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