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Bergamo, la sicurezza cambia volto Via prefetto e capo della Mobile

Bergamo, la sicurezza cambia volto Via prefetto e capo della Mobile
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La sicurezza a Bergamo cambia volto. Nell'ultima settimana, infatti, sia in via Tasso che in via Noli sono stati annunciati cambi della guardia di non poco conto. Se il questore Girolamo Fabiano resta ben saldo sulla sua poltrona, a salutare il capoluogo orobico sono invece il prefetto Tiziana Costantino e il numero uno della Squadra Mobile, il commissario Giorgio Grasso. A sostituirli arriveranno, da Bolzano, la dottoressa Elisabetta Margiacchi e, da Catania, il commissario Salvatore Tognolosi.

 

[A sinistra il commissario Grasso, a destra il prefetto Costantino]

 

In entrambi i casi, si tratta di trasferimenti: Costantino, infatti, diventerà il prefetto di Cagliari mentre Grasso andrà a ricoprire l'incarico di dirigente della Squadra Mobile di Vibo Valentia, in Calabria. A stupire, però, è soprattutto l'addio a via Tasso della Costantino: insediatasi a Bergamo soltanto otto mesi fa, pareva che l'incarico orobico dovesse essere l'ultimo della sua carriera prima della pensione. E invece non sarà così. Effettivamente, il rapporto tra la Costantino e Bergamo non è stato dei più "tranquilli", soprattutto dal punto di vista diplomatico. I rapporti con il "vicino di casa" Matteo Rossi, numero uno della Provincia, sono stati poco amichevoli, soprattutto da quando l'ente di via Tasso ha reclamato a gran voce che la Prefettura pagasse gli arretrati per l'affitto dell'ala di palazzo in cui si trovano uffici e appartamento del prefetto. Numerose sono anche state le critiche alla Costantino per non aver mai trattato con attenzione il tema dell'immigrazione in provincia, con i sindaci del territorio orobico che hanno spesso sottolineato come gli incontri per trattare l'argomento siano stati praticamente nulli in questi mesi.

Diverso, invece, il discorso per Grasso. Il commissario, infatti, lascia Bergamo dopo ben cinque anni nei quali ha ricoperto diversi incarichi: nato a Campi Salentina (Lecce) il 15 marzo 1984, dopo la laurea in giurisprudenza a Milano e il concorso di Polizia a Roma con master in Scienze della sicurezza, in via Noli è stato inizialmente dirigente delle Volanti, poi per un anno membro della Digos e, infine, negli ultimi tre anni e mezzo capo della Squadra Mobile. Sono diverse le operazioni in cui ha ricoperto un ruolo di spicco, a partire dall'indagine che ha portato all'arresto di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio e condannato in primo grado all'ergastolo. Ma è stato anche uno degli uomini più attivi nella lotta alla violenza ultrà, come dimostrano l’emissione di una sessantina di Daspo dopo gli incidenti fuori dallo stadio Comunale al termine di Atalanta-Juve dell’8 maggio 2013 e la coordinazione della recente operazione “Mai una gioia”, conclusasi con 18 arresti e molte polemiche. Altrettanto recente è anche l'operazione da lui guidata che ha portato a scovare i rapinatori della gioielleria Curnis in centro città. Sebbene ufficialmente la sua non sia una vera e propria promozione, visto che a Vibo Valentia andrà a ricoprire lo stesso incarico che aveva qui a Bergamo, di certo il trasferimento in Calabria comporterà un aumento delle responsabilità per Grasso, che si troverà a dover fare i conti con un territorio da anni in guerra con la 'ndrangheta. A Laura Arrighetti de L'Eco di Bergamo, il commissario ha dichiarato: «Indubbiamente si tratta di una grossa soddisfazione a livello personale, anche se ammetto che sono dispiaciuto nel lasciare una città come Bergamo che mi ha dato tanto e alla quale spero di aver lasciato qualcosa di buono. Ringrazio i colleghi con i quali ho avuto l’onore e il piacere di lavorare in questi anni».

 

 

Al posto di Grasso, come detto, arriverà a Bergamo il commissario Salvatore Tognolosi, che dal 2015 era a capo della Mobile di Catania dopo essere stato vice questore a Leonforte. Tognolosi, in Sicilia, ha preso parte a numerose operazioni contro Cosa Nostra e il suo arrivo nel capoluogo orobico è atteso a giorni. Al posto di Tiziana Costantino, invece, in via Tasso arriverà Elisabetta Margiacchi, nata a Fano il 28 marzo 1955, sposata e attualmente Commissario del governo per la Provincia autonoma di Bolzano. Diplomatasi con il massimo dei voti al liceo classico Mamiani di Pesaro, si è poi laureata (con lode) nella facoltà di Scienze Politiche, con indirizzo politico-amministrativo, all'Università degli Studi di Bologna, con tesi di laurea dal titolo La Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa: da Helsinki a Belgrado. Dopo aver partecipato a uno stage nella Direzione Generale dell'Energia della Commissione Europea a Bruxelles nel 1980 grazie a una borsa di studio, ha superato il concorso alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Bologna, accedendo così alla carriera prefettizia, iniziata con l'incarico di Forlì. È stata poi trasferita a Ferrara e a Bologna, città in cui ha ricoperto negli anni numerosi e delicati incarichi. Nel 2009 ha conseguito il Diploma di Master di II livello presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno in Mediazione e gestione dei conflitti ed è stata scelta dall’Amministrazione dell’Interno per ricoprire incarichi di livello vicariale, svolgendo per quattro anni le funzioni di viceprefetto Vicario presso le Prefetture di Piacenza, Parma e di nuovo Bologna. La nomina di prefetto è arrivata, su proposta del Ministro dell’Interno, il 17 dicembre 2013 e sei mesi dopo è stata designata come componente della Commissione intergovernativa per la realizzazione del Tunnel ferroviario di base del Brennero. Tra i riconoscimenti ricevuti nella sua carriera, due valgono di essere sottolineati: nel 2006 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere e nel 2010 di quella di Ufficiale dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Presto inizierà una nuova fase della sua vita professionale qui a Bergamo.

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