Bergamo-New York con pochi euro Continui rinvii: se ne parla da anni

Come mossa di marketing è di primissimo livello. E del resto le compagnie aeree low cost, Ryanair in primis, col marketing hanno dimostrato di saperci fare parecchio. Non è solo fumo, anzi, di risultati ne hanno portati a casa parecchi. Però l’annuale annuncio del volo intercontinentale a 100 e qualcosa euro, badate bene, andata e ritorno, sa molto di quelle occupazioni scolastiche prenatalizie che andavano qualche anno fa nei licei bergamaschi e non solo: servivano a tirare la volata alle vacanze, sostanzialmente.
Norwegian Air Shuttle rilancia. Ryanair ha più volte dichiarato di voler viaggiare oltre l’Europa, e sfondare il muro del vecchio continente per affrontare viaggi più lunghi, fino in America. Partendo anche da Bergamo, ovvio. A febbraio dell’anno scorso, visto il crollo del petrolio, il vulcanico patron della compagnia irlandese, Michael O'Leary , non nuovo a uscite choc, disse «Il crollo del petrolio e del carburante ci stanno dando una mano. Con l'arrivo di 40 nuovi aeromobili nella nostra flotta nel 2016 cercheremo di far volare i passeggeri tra Europa a Stati Uniti spendendo solo 10 euro». Correggendo poi il tiro, e precisando che «il progetto dovrebbe vedere la luce entro 5 anni. Le mete saranno New York e Boston». Giò più credibile. A febbraio di quest’anno si è inserita nel dibattito del volo oltreoceano a prezzi stracciati la Norwegian Air Shuttle, come anticipò il Corriere: «Al quartier generale di Ryanair ne sono certi: l’accordo per portare gli europei - italiani inclusi - negli Usa a prezzi bassissimi “si firma entro l’anno, salvo intoppi”. E questo attraverso una partnership con Norwegian Air, la terza compagnia low cost del Vecchio Continente. “Mancano soltanto gli ultimi dettagli”, raccontano al Corriere della Sera fonti vicine ai vertici della società irlandese. Che poi sintetizzano i punti: loro «gestiscono» la prima parte del viaggio, dagli scali - anche secondari - d’Europa verso i grandi hub (come Londra e Parigi). I norvegesi, grazie ai nuovi ed efficienti Boeing 787 Dreamliner, si occupano della seconda fase, verso il suolo statunitense». Nei giorni scorsi l’aggiornamento con la cifra delle tratte andata e ritorno dall’Italia, quindi anche da Bergamo: 140 euro, sempre sul Corriere: «Il piano della compagnia nordica a basso costo Norwegian - rivelato in esclusiva dal Corriere della Sera lo scorso febbraio - non solo va avanti, ma si allarga. Perché se con Ryanair, la più grand low cost d’Europa, la firma dell’accordo slitta soltanto di qualche mese Bjørn Kjos, l’amministratore delegato della compagnia norvegese (che nei primi undici mesi di quest’anno ha trasportato 27,15 milioni di persone), cerca un’intesa anche con altri vettori. A partire da easyJet».
Isole scatenate per superare l’oceano. Però, a quanto pare, non ci sarebbe solo la Norwegian, in gioco. Anche la compagnia di bandiera irlandese, Aer Lingus, potrebbe essere della partita. Del resto anche Ryanair è di Dublino, e un accordo tra i due vettori, forti di un network invidiabile, sarebbe prevedibile. Tempo fa si è sentito parlare anche della compagnia low cost islandese Wow Air, che - grazie alla posizione geografica di Reykjavik, nel nord dell’Oceano Atlantico - potrebbe usare aerei più piccoli per arrivare sulle città della costa orientale di Canada e Stati Uniti. Tutti vogliono l’America, in sostanza. Cheap, però. A prezzi stracciati.
Cosa si dice a Bergamo. Tutti in fibrillazione, qua da noi. L’ultimo scossone al timore di provincialismo sarebbe un collegamento (più o meno) diretto con la città che non dorme mai. La capitale del mondo. Ancora e nonostante tutto. «Possiamo confermare che da tempo seguiamo le strategie volte a realizzare un accordo di feederaggio per i voli intercontinentali atlantici da parte di Ryanair – ha comunicato Sacbo, società di gestione dello scalo di Orio al Serio -, alla quale abbiamo assicurato la massima collaborazione a livello organizzativo, operativo e logistico, sul nostro aeroporto, allorquando matureranno le condizioni per questa nuova espansione di mercato». L’ultima ora è la dichiarazione di John Alborante, sales and marketing manager di Ryanair, a Bergamonews: una conferma dell’indiscrezione, assicurando che «le trattative sono in fase molto avanzata, la possibilità di collegare l’Italia agli Usa con voli low-cost potrebbe presto diventare realtà. Bergamo è da sempre una base fondamentale per il mercato italiano di Ryanair, e chiaramente non verrà lasciata fuori da questo progetto qualora l’accordo vero e proprio verrà sottoscritto». Sarebbe anche allo studio una piattaforma informatica comune di prenotazione dei voli. Ma l’uso dei tempi rigorosamente al condizionale e la mancanza di date e dichiarazioni ufficiali fanno pensare che anche nel 2017 non se ne farà nulla. Vedremo se a Natale del prossimo anno Santa Lucia ci porterà qualcosa di più concreto.