Bergamo piange e dà l'addio a Ermanno Cordani, il "papà" degli elettrodomestici in città
I funerali si sono tenuti questa mattina nella chiesa di San Colombano. Aveva 94 anni. Insieme al fratello Alfredo, diede il via all'attività in uno scantinato
Bergamo piange e dice addio a Ermanno Cordani, pioniere nell'industria degli elettrodomestici e del materiale elettrico. L'uomo, 94 anni, si è spento due giorni fa, il 14 febbraio. A dare l'annuncio i figli e la famiglia. I funerali si sono tenuti questa mattina, martedì 16 febbraio, nella chiesa parrocchiale di San Colombano in Valtesse.
«Ha iniziato da zero, e ha costruito un'azienda conosciutissima in tutta la Bergamasca. Papà era una figura di spessore, ma è sempre stata una persona semplice», ricordano i figli Elena, Livio e Gabriella. Aveva cominciato dal niente, Ermanno Cordani: scampato ai bombardamenti della Dalmine nel '44, emigrò in Francia e poi si trasferì nella Svizzera tedesca con la moglie e compagna di una vita Luigina, che è stata al suo fianco in 65 anni di matrimonio.
Incominciò la sua attività a Bergamo con il fratello Alfredo in un piccolo scantinato. Assemblavano e vendevano lampadari, i pezzi li ordinavano e prendevano a Milano, il mezzo dell'azienda era una semplice Lambretta. Quando si entrò nel boom economico, i fratelli incominciarono a farsi conoscere e l'attività si espanse. Gli italiani passarono dai camini e dalle cucine a legna alla modernità, servivano stufe economiche e cucine a gas e i Cordani non si fecero aspettare nel soddisfare la richiesta. Gli affari andarono sempre meglio, lo spazio non bastava più e si aprì così la nuova grande sede in via dei Caniana.
Oggi l'azienda è gestita dalla figlia Elena, il marito e i suoi figli nella sede in via Fratelli Bandiera, che proprio quest'anno festeggia i trent'anni dall'inaugurazione. In molti hanno condiviso la notizia sui social, ricordando la sede dell'azienda come un punto di riferimento per la città.