Food and Natural Resources

Bergamo vince un bando europeo per le politiche sul cibo

Nelle casse del Comune arriveranno 510 mila euro per un progetto che durerà quattro anni.

Bergamo vince un bando europeo per le politiche sul cibo
Pubblicato:
Aggiornato:

Cibo e risorse naturali è un bando europeo che porterà nelle casse del Comune di Bergamo 510 mila euro per i prossimi quattro anni e serviranno per l’attivazione del Tavolo dell’Agricoltura che fungerà da luogo nel quale co-progettare alcune attività come: la co-progettazione di un'azione pilota sui temi food policy (ad esempio lotta allo spreco alimentare, filiere corte, diete sane, ecc); l’attuazione dell'azione pilota con budget del progetto per circa 2 anni: durante e dopo la fase di attuazione del pilota sarà sviluppato un monitoraggio degli impatti generati; il rafforzamento della Urban food policy di Bergamo; la partecipazione alle attività di trasferimento di conoscenza tra le città partner e durante gli incontri europei, all'EAT Forum e MUFPP. Il bando europeo Horizon 2020 è basato sul tema «Food and Natural Resources», per il quale Bergamo ha presentato la propria candidatura nel gennaio scorso sulla scorta del progetto di Urban Food Policy avviato dal Comune nei mesi scorsi. L'Urban Food Policy Pact è il primo patto dei sindaci sulle politiche alimentari urbane, voluto dall'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e scritto dalle città in collaborazione con alcune delle più importanti organizzazioni internazionali. Bergamo è città particolarmente attiva, grazie all’attivazione del Tavolo per l’Agricoltura, ai progetti - in collaborazione con ATS - nelle mense delle scuole comunali, il progetto Ol Disnà per l’accesso al cibo delle persone anziane e più fragili, l’attuazione della Legge Gadda sullo spreco alimentare, il progetto europeo BigPicnic sviluppato con l’Orto Botanico «Lorenzo Rota» e molto altro ancora. Il progetto intende sviluppare e rafforzare le azioni di food policy nelle città partner: capofila il Comune di Milano altre 18 città partner, con Bergamo ci sono le città di Copenaghen, Varsavia, Tirana, Birmingham, Grenoble, Groningen, Salonicco, Funchal (Portogallo) e Bordeaux.


Le città parteciperanno al progetto con il supporto di altri partner europei del mondo della ricerca (Università di Cardiff, Università di Copenaghen, Università di Wageningen) di alcune fondazioni attive sul tema (EAT Foundation, Slow Food International, Fondazione Cariplo) e di un network di città europee (Eurocities), oltre al supporto tecnico alla progettazione e coordinamento, seguito dalla Fondazione Politecnico di Milano. «Il Bando - spiega Raoul Tiraboschi, coordinatore del tavolo sulla Food Policy di Bergamo - si pone nel complesso l'obbiettivo di affrontare le sfide di fornire ai cittadini europei alimenti al prezzo giusto, sicuri e nutrienti e di creare sistemi alimentari regionali più sani e sostenibili, ponendo la necessità di sviluppare politiche alimentari urbane integrate, in grado di interagire con la complessità del sistema alimentare. Bergamo aderendo al Patto è entrata a far parte di una  piattaforma culturale e innovativa che concepita su una rete globale di città, che apprendono sperimentando e sostenendo l'attuazione di un approccio olistico alla trasformazione del sistema alimentare».
«La vittoria del bando sulla Food Policy - spiega Roberto Amaddeo, consigliere delegato del Comune di Bergamo alla Food Policy - mette in luce ancora una volta l’efficienza del nostro ufficio bandi europei. Da oggi facciamo parte di una importante rete di città europee che si prende cura dei temi della food policy e che sarà supportata da istituti universitari e associazioni internazionali di ricerca specializzati su questi argomenti. Questa è una grande occasione per programmare e selezionare azioni emblematiche sul diritto al cibo, l’agricoltura di filiera corta, la lotta allo spreco alimentare e, più in generale, sulla cultura del cibo, rafforzando il lavoro già avviato in questi ultimi anni».

Seguici sui nostri canali