Con tanto di referto medico

Il bizzarro pensionato olandese che vuol avere vent'anni di meno

Il bizzarro pensionato olandese che vuol avere vent'anni di meno
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«Posso cambiare nome, anche sesso, perché non posso cambiare l’età?». È la domanda che si è fatta un pensionato olandese Emil Ratelbald. Per dimostrare le sue ragioni non si è limitato a una lamentela, ma ha mandato una sua fotografia ad un quotidiano, De Telegraaf, per dimostrare che non “merita” di essere etichettato come un uomo di 69 anni. Lui sente di averne venti di meno e il suo aspetto certo non tradisce la vera età anagrafica. Per questo ha avanzato la richiesta di spostare la sua data di nascita, posticipandola di vent’anni. «Avere 69 anni è limitante», ha scritto nella lettera al quotidiano. «Se ne avrò 49, potrò comprare una nuova casa, guidare una macchina diversa, potrò lavorare di più. Quando sono su Tinder e dico che ho 69 anni non mi rispondono. Quando ne avrò 49, con la faccia che ho, sarò in una posizione di lusso». Tinder, per chi non lo sapesse, è l’applicazione più usata al mondo da chi cerca un partner. È evidente quindi come l’età in una “piazza virtuale” come questa possa apparire penalizzante. Emil Ratelbald non è uno qualunque.  È infatti famoso nei Paesi Bassi come motivatore e imprenditore. «Politician, television personality and "positivity guru”», viene definito nella voce che lo riguarda su Wikipedia.

 

 

È diventato famoso come personaggio televisivo per via delle performances grazie alle quali riusciva a convincere le persone a camminare sui carboni ardenti o combattere le proprie fobie semplicemente seguendo la sua voce e i suoi incoraggiamenti. In particolare Ratelband si presenta come esperto di “programmazione neurolinguistica”. Ha fondato un istituto, il Ratelband Research Institute, la cui missione è quella di «rendere questo mondo un posto migliore fornendo l’espansione della coscienza a coloro che sono aperti ad esso». Per rendere ragione della sua pretesa di cambio all’anagrafe Ratelbald ha fatto anche un check-up medico. Secondo il referto dei medici, la sua età biologica è di 20 anni inferiore a quella reale. Di qui l’idea modificare la data di nascita dall’11 marzo 1949 all’11 marzo 1969. Ma la richiesta avanzata alle autorità locali non ha partorito risultati. Così Ratelband ha deciso di fare causa all’anagrafe, portando la questione dinanzi alla corte della sua città natale, Arnhmen.

 

 

La motivazione è semplice: Emile sostiene di essere discriminato sulla base della sua età anagrafica e che quotidianamente deve affrontare diversi problemi nella società. Ha paragonato la sua battaglia a quella della comunità Lgbtq. Secondo lui, se è legale cambiare sesso, allora dovrebbe esserlo anche modificare la propria età anagrafica. Certamente può sembrare una pretesa bizzarra. Ma a pensarci bene, se tanti avanzassero una richiesta simile a quella di Ratelband, per gli Stati, schiacciati dal peso delle pensioni di una popolazione in media sempre più vecchia, potrebbe alla fine rivelarsi un toccasana. Il sogno di sentirsi giovani si tradurrebbe in un bel risparmio e farebbe tante persone più felici. Certo, che per cominciare Ratelblad dovrebbe cambiare d’autorità la sua data di nascita su Wikipedia. Tanto più che l’anno prossimo avrà il suo settimo figlio: sarebbe un regalo anche per il nascituro. Avere un papà di 49 anni è sempre meglio che averlo di 69...

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