Bocciata la sfiducia a Gallera, ma quattro voti segreti della maggioranza sono a favore
Il capogruppo al Pirellone dei 5 Stelle Massimo De Rosa: «Errori e incompetenza sono legate a doppio filo: un'oscena autodifesa. Per la Lega l’emergenza Covid non è un’urgenza»
Se l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera dovesse essere sostituito, allora, necessariamente, dovrebbe «andare a casa» anche il presidente Attilio Fontana. Una decadenza del vertice dell’assessorato al Welfare, infatti, equivarrebbe ad ammettere di aver gestito l’emergenza sanitaria in modo fallimentare. È questa la tesi avanzata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, che denunciano come «errori e incompetenza siano legate a doppio filo», definendo quanto andato in scena al Pirellone come una «autodifesa oscena».
A scatenare la rabbia dei grillini la bocciatura con voto segreto di una mozione urgente presentata oggi (martedì 17 novembre) proprio dai 5 Stelle e sottoscritta dagli altri consiglieri di minoranza, che proponeva un cambio al vertice dell’assessorato al Welfare. «Le responsabilità di Gallera sono quelle del presidente Fontana e della Lega, che per mesi ne hanno avallato e difeso l’operato – attacca il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo De Rosa, commentando il voto segreto che ha salvato l’assessore dalla sfiducia -. Logico che si spalleggino l’un l’altro e si difendano a vicenda, dal momento che colpe, errori e responsabilità sono comuni. Se va a casa uno, deve andare a casa anche l’altro. Per questo motivo la maggioranza non ha nemmeno voluto trattare la nostra richiesta di mozione urgente per un cambio al vertice dell’assessorato al Welfare».
«Tutti i consiglieri di maggioranza – aggiunge De Rosa -, tranne quattro, segno che al loro interno esistono delle divisioni, hanno votato contro l’urgenza della mozione, impedendo così di trattarla. Per loro l’emergenza Covid non rappresenta un’urgenza per i cittadini. Vivono fuori dalla realtà. Oggi durante l’interno Consiglio regionale abbiamo parlato di tutto tranne che della situazione legata alla pandemia».
«Nella difesa a oltranza dell’indifendibile non c’è solo l’arroganza di chi non sa ammettere le proprie colpe, ma anche la paura di chi non vuole perdere il posto, di chi sa che ormai il “re è nudo” ed è conscio del fatto che i propri disastri siano palesi agli occhi di cittadini, ormai esasperati dall’incompetenza mostrata da questa Giunta – conclude il capogruppo del Movimento 5 Stelle -. L’incapacità di prendere decisioni continua a causare ritardi il cui peso, sia in termini di salute che in termini economici, grava sulle spalle di tutti noi cittadini».