Borse di emergenza e aiuto alla famiglia, raccolta fondi online nel ricordo di Claudio
Oltre 28 mila euro in pochi giorni nel ricordo dell'infermiere morto sotto la valanga in Valle Imagna. «Aveva collaborato per migliorare le dotazioni dell'Elisoccorso. Quanto raccolto in più andrà alla moglie ed ai due figli piccoli»
di Giambattista Gherardi
Una sottoscrizione nata dal passaparola e dalla comune volontà di ricordare un grande amico, una catena di solidarietà che porta fino al cielo. Ha superato i ventottomila euro la sottoscrizione on line dedicata a Claudio Rossi, 42 anni, infermiere del 118 morto a causa di una valanga lo scorso 13 gennaio in Valle Imagna e i cui funerali sono stati celebrati sabato 16 alle Ghiaie di Bonate.
L’idea di raccogliere fondi da destinare agli operatori sanitari dell’emergenza è partita da un gruppo di amici di Claudio, fra i quali Lola Del Nevo, 39 anni di Albino, alpinista paraplegica che in California ha ripetuto la via Zodiac su El Capitan nella Yosemite Valley. «L'anno 2020 - scrive Lola - è stato caratterizzato dalla diffusione Covid-19 e dalle emergenze sanitarie che ne sono conseguite. Il 2021 è purtroppo continuato in questo modo. L'anno scorso avevamo fatto donazioni di macchinari/attrezzature da installare sull'elicottero del soccorso. A oggi, vorremmo donare le borse di emergenza utilizzate dagli operatori, che sono state usurate. E purtroppo nelle spese della direzione sanitaria non rientrano come prioritarie, essendo necessari altri dispositivi di protezione o attrezzature ancora nei reparti di emergenza. Così è nata l'idea di raccogliere qualcosa per poter donare le borse all'elisoccorso di Bergamo e sostituire le vecchie. La spesa approssimativamente sarà intorno a duemila euro».
«Purtroppo – ha aggiunto successivamente Lola - ieri è venuto a mancare uno dei protagonisti del gruppo dell'elisoccorso, che tanto si è adoperato in tutto il periodo di emergenza Covid-19 e che aveva anche partecipato alla nostra prima idea di donazione delle attrezzature. E' Claudio Rossi, un infermiere del 118 AREU di Bergamo, molto stimato, personalmente posso dire una persona piacevolissima, interessata al suo lavoro ma non solo, soprattutto alle persone che ha aiutato e soccorso, un ragazzo sportivo da sempre e appassionato di montagna (corsa, sci, alpinismo). Per l'ottimo amico che è stato per molti, per l'importanza dei ruoli che ha deciso di ricoprire come soccorritore e infermiere di emergenza, per la sua gentilezza e la sua personalità, avremmo deciso che tutto quello in più che riusciremo a raccogliere verrà donato alla famiglia (moglie e due bimbi piccoli). Per questo motivo, ogni (seppur piccolo) contributo che riuscirete a dare sarà prezioso».
La raccolta fondi (disponibile a questo link) è stata concordata con Cristian Salaroli, Marco Ghidini, Luca Cornago, Paolo Scotti, Francesco Borgonovo: colleghi e amici di Claudio, che con lui hanno condiviso tanti momenti. «Terremo aperta la raccolta sino a fine gennaio, provvedendo poi a destinare i fondi alla famiglia». Con il dolore nel cuore e la certezza che Claudio sarebbe stato anch’egli in prima fila.