Il 16 è il giorno clou

Buon fine anno dal fisco Tutte le scadenze di questo mese

Buon fine anno dal fisco Tutte le scadenze di questo mese
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Dicembre, mese di feste, regali e… scadenze fiscali. Non è una novità. Del resto, ciclicamente, noi italiani ci troviamo di fronte a delle scadenze fiscali da rispettare. C’è giugno, che quest’anno ha toccato il record di ben 29 appuntamenti con il fisco e che, tra 730, Tasi (prima rata, in alcuni comuni scadenza rinviata a ottobre), Tari (prima rata), Unico e Iva, ha portato nelle case statali l’abnorme cifra di 75 miliardi di euro (40 a carico dei privati, 35 delle aziende); c’è il binomio ottobre-novembre, tra rinvii e scadenze per le aziende e nuove imposte comunali; e ora c’è dicembre, con la sua giungla di scadenze, in particolare per il pagamento delle tasse sulla casa. Un dicembre, dunque, dove oltre che pensare ai panettoni, al cenone del 24 e al pranzo del 25, gli italiani dovranno, ancora una volta, avere a che fare con calcolatrici e burocrazia. Così, in attesa della semplificazione annunciata dal Governo, non ci resta che sperare e pagare.

 

cedolare secca irpef

 

Un inizio di mese tosto. Già l’1 dicembre è stato giorno di scadenze. Nello specifico del versamento dell’acconto Irpef e del versamento dell’acconto della cedolare secca. Per quanto riguarda la prima, ovvero l’Irpef, l’1 è stato l’ultimo giorno valido per il versamento della seconda rata dell’acconto dovuta per l’anno in corso dalle persone fisiche e dalle società di persone, mentre per quanto riguarda la cedolare secca, l’1 ha rappresentato l’ultimo giorno valido anche per il versamento della seconda o unica rata dell’acconto 2014. Per chi non lo sapesse, la cedolare secca è un’opzione di pagamento liberamente scelto da chi possiede dei redditi derivanti dalla locazione di immobili (tradotto: chi ha immobili affittati) e rappresenta un regime di tassazione alternativo a quello ordinario ai fini dell’Irpef. La scelta della cedolare secca permette di non dover più versare, in sede di registrazione e di rinnovo del contratto, le imposte di bollo e quelle di registro. L’opzione può essere esercitata solamente dalle persone fisiche private ed è applicabile, dal 2011, solamente ai fabbricati a destinazione abitativa.

Nel malaugurato caso in cui vi foste dimenticati, per i più svariati motivi, di queste due scadenze, non preoccupatevi. Contattate il vostro commercialista (se ne avete uno) e, dopo avergli tirato le orecchie per non avervi rimembrato le scadenze di pagamento, valutate le possibili strade da intraprendere. Il consiglio è il cosiddetto ravvedimento: evitare che sia il fisco a riscontrare il mancato pagamento e adoperarvi voi stessi a sanare la dimenticanza. Le sanzioni, dato il pochissimo ritardo, sono minime. Se non avete un commercialista potete adoperarvi voi stessi, contattando il più vicino ufficio dell’Agenzia delle Entrate o provando a chiedere aiuto ai Caf presenti sul territorio.

 

imu tasi tari

 

Le scadenze di metà mese. Ora, onde evitare di dimenticare le altre scadenze, vi consigliamo di segnare in rosso sul calendario il 16 dicembre, perché sarà quello il vero giorno X del fisco. Saranno, infatti, ben due le scadenze previste per quel giorno: Imu e Tasi. Nomi tante volte sentiti. Per l’Imu (l’Imposta municipale unica), il 16 dicembre è l’ultimo giorno per il versamento del saldo, a meno che il vostro Comune non abbia previsto un termine diverso, cosa non fatta dal Comune di Bergamo (per ogni informazione vi consigliamo di informarvi QUI). Nello specifico, il 16 dicembre è quindi l’ultimo giorno valido per il versamento della seconda rata Imu dell’anno in corso, pari al saldo dell’imposta dovuta più eventuali conguagli residui dalla prima rata. Vi ricordiamo che questa tassa è dovuta su tutte le seconde case e sulle prime che appartengono alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, che non sono altro che le abitazioni considerate “di lusso”. C’è poi, come detto, la scadenza di pagamento del saldo (o della unica soluzione) della Tasi, la tassa sulla casa che serve a finanziare i servizi comunali. Anche in questo caso, a meno di altri termini stabiliti dal Comune (anche in questo caso Palazzo Frizzoni non ha variato il termine, come potete sapere informandovi QUI), ricorre dunque la scadenza del pagamento di quest’imposta valida per l’anno in corso.

Discorso a parte merita, infine, la Tari, la tassa comunale sui rifiuti. In questo caso, infatti, è il Comune a dover stabilire la cifra e le scadenze di pagamento del tributo, consentendo, per legge, la dilazione del pagamento in almeno due rate semestrali. La stampa nazionale ricorda, ad esempio, che a Roma la prima rata è dovuta per il 12 dicembre. Diversa è la situazione invece al Comune di Bergamo: sul sito di Palazzo Frizzoni ci viene spiegato che le ipotesi sono principalmente due, ovvero una soluzione unica di pagamento, che allora avrete già effettuato entro il 16 luglio 2014, oppure una dilazione in quattro rate bimestrali, a partire dal 16 luglio. Dunque, se avete optato per questa seconda possibilità, ad oggi dovreste aver già pagato tre delle quattro rate previste (16 luglio, 16 settembre, 17 novembre) e l’ultima rata è invece prevista per il 16 gennaio 2015. Per ogni informazione potete rivolgervi allo Sportello Comunale Tari/Tares di via Suardi 26, presso Aprica- A2A, da lunedì a venerdì, dalle ore 8 alle 12.30 e dalle 14 alle 16, oppure potete contattarlo telefonicamente al numero 035-351287.

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