Cacciatore aggredito da animalisti 81enne colpito al volto e alle gambe
Di solito la caccia finisce nelle pagine di cronaca nera dei quotidiani perché qualche appassionato si prende una pallottola “amica”, perché scambiato per un animale in movimento tra i cespugli da alcuni colleghi. Domenica 25 novembre, invece, un 81enne di Almenno San Salvatore è stato accerchiato da un gruppo di animalisti – tre ragazzi e tre ragazze – nei dintorni del capanno di caccia che gestisce da 20 anni, nelle campagne di Badalasco, frazione di Fara Gera d’Adda.
Chi è la vittima. La “preda” del caso si chiama Lino Pessina, che se l’è cavata con cinque giorni di prognosi dopo il controllo effettuato all’ospedale di Ponte San Pietro: ha riportato ferite leggere al volto e a una gamba. Pessina, nonostante lo spavento, sabato 1 dicembre è tornato regolarmente a cacciare. «Non capisco tanto accanimento, tra l’altro su una persona di una certa età come me – ha commentato a L’Eco di Bergamo –, che paga i diritti per esercitare la caccia e quindi in regola con tutto. Mai mi sarei aspettato una cosa del genere, dopo una vita passata a fare il cacciatore. Pensi che la licenza l’ho fatta nel 1953 quando avevo solo 16 anni e da allora non ho mai vissuto situazioni simili. Ma nella vita c’è sempre una prima volta». Pessina è anche responsabile della gara del canto degli uccelli, che si tiene ogni seconda domenica di agosto ad Almenno San Salvatore. Una manifestazione pure invisa alle associazioni animaliste.
Cosa è successo. L’81enne aveva appena finito di cacciare e verso le 9.45 ha deciso di fare ritorno a casa. È uscito dal capanno con due volatili appena presi e si è trovato di fronte il gruppetto. È stato apostrofato come “assassino”. Una delle tre ragazze lo filmava col cellulare, l’altra lo insultava. Sentendosi minacciato, ha brandito un bastone per spaventarli e uno di loro ha reagito con un colpo al viso e un calcio alla gamba. Poi sono scappati, inseguiti da un gruppo di cacciatori accorsi sul posto, che hanno preso il numero di targa dell’auto degli aggressori, segnalata ai carabinieri.