Il video dei soccorsi

Cade in un forno da un'altezza di 13 metri, muore operaio 44enne di Capriate

Diouf Saliou lascia una moglie e quattro figli. Era molto attivo nel mondo sindacale per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro

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Un tragico incidente sul lavoro è avvenuto poco dopo le 5 di oggi, sabato 29 febbraio, a Bellusco (Monza Brianza). Come riporta PrimaMonza, a perdere la vita è stato il senegalese Diouf Saliou, operaio della “Zincol” da oltre vent’anni e residente con la famiglia a Capriate San Gervasio. Molto attivo nella comunità senegalese della zona, il 44enne lascia la moglie e quattro figli. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle Forze dell’ordine, ma delle prime ricostruzioni pare che l’operaio sia caduto in un forno spento da un’altezza di circa 13 metri. Diouf era impegnato in normali manovre di manutenzione della struttura.

Diouf era conosciuto anche per il grande impegno profuso negli anni in ambito della sicurezza sul lavoro, a tal punto da candidarsi alle prossime elezioni per l’Rsu. A rivelarlo è la stessa Fiom-Cgil: «Era un lavoratore attento alle condizioni di vita e di lavoro all’interno della sua fabbrica – afferma Adriana Geppert, segretaria e responsabile della Salute e sicurezza della Fiom Cgil Brianza –. Attento ai valori del sindacato e alla giustizia sui luoghi di lavoro, iscritto da tantissimi anni al sindacato. Principi e convinzioni che l’aveva fatto candidare per l’elezione della Rappresentanza Sindacale Unitarie, e anche come Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza, nella lista della Fiom Cgil che si doveva tenere il prossimo 13 Marzo».

Le fa eco il segretario generale della Fiom-Cgil Brianza, Pietro Occhiuto: «Non ci sono parole per commentare quanto accaduto, siamo di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale. Non si può non affrontare questo tema con la giusta importanza che deve avere. Quello che sta avvenendo nei luoghi di lavoro è una vera e propria strage, la dobbiamo chiamare proprio così». Immediata la solidarietà espressa dai sindacati, che si sono messi a disposizione della famiglia anche «per aiutarla in questo difficile momento per l’accertamento delle responsabilità di quanto accaduto». «Non è pensabile – concludono la Geppert e Occhiuto – che il tema della sicurezza sul lavoro torni sempre alla ribalta e all’attenzione di tutti, solo quando accadono queste tragedie! Bisogna invece che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro diventi prioritario per le aziende e per le istituzioni attraverso percorsi concreti di intervento, di investimento sulla formazione e informazione delle lavoratrici e dei lavoratori».

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