Dal Giornale di Merate

Cane ucciso per rubare un camper I proprietari: «Una scena straziante»

Cane ucciso per rubare un camper I proprietari: «Una scena straziante»
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L’hanno avvelenata perché stava facendo la guardia al camper che volevano rubare. Poi sono scappati insieme al bottino, lasciando che il dolore la divorasse piano piano, fino alla morte. Ha fatto il giro del web la storia di Orsa, un esemplare femmina di bovaro del Bernese che a maggio avrebbe compiuto sette anni. I suoi due padroni hanno diffuso la notizia su Facebook poche ore dopo aver subito il gravissimo episodio, chiedendo «massima condivisione in tutto il nord Italia» per ritrovare il camper. E grazie alle quasi 43mila condivisioni e agli oltre 7mila commenti, qualche giorno dopo il mezzo è stato ritrovato. La vicenda si è consumata nella notte tra lunedì 25  e martedì 26 marzo. «Non è la prima volta che i ladri colpiscono la nostra proprietà – ha dichiarato Erica Facheris, residente a Bonate ma proprietaria di un’azienda a Calusco d’Adda, dove si è verificato il furto – Già l’anno scorso sono entrati negli uffici, mentre un’altra volta hanno provato a sfondare i cancelli. Fino ad ora, però, non si era mai arrivati a tanto...».

 

 

Dalle telecamere di videosorveglianza dei vicini, la proprietaria ha visto che i ladri sono arrivati intorno alle 23. Avendo notato che Orsa stava facendo la ronda intorno al capannone, i malviventi le hanno lanciato un boccone di carne avvelenato. Poi hanno preso il camper, un furgone e altra merce e intorno alle 4 sono scappati. Sembrerebbe che soltanto a quel punto la cagnolina avrebbe ingoiato il cibo. Poco dopo, proprio il veleno le avrebbe provocato una torsione di stomaco che le è risultato fatale. «La mattina seguente, quando siamo arrivati in ditta, abbiamo trovato di fronte ai nostri occhi una scena straziante – ha raccontato Erica  Facheris ancora scossa per l’accaduto – Orsa stava malissimo, ma è riuscita a rivolgermi lo sguardo. L’abbiamo portata subito in una clinica specializzata, dove i medici l’hanno operata. La possibilità di sopravvivere, però, era solo del 25 per cento e infatti, alle 11 del giorno dopo, mercoledì, ci è morta tra le braccia».

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