Carenza dei medici di base, l'Ats chiede a Regione di alzare a 1800 la soglia dei pazienti
La futura carenza di medici di base sul territorio è nota. Molti andranno in pensione e sostituirli sarà pressoché impossibile visto che nei prossimi tre anni saranno 125 i dottori che lasceranno gli ambulatori (pari al venti per cento del totale provinciale), a fronte di un numero assai inferiore di “nuove leve”.
Per questa ragione l’Ats di Bergamo ha inviato una lettera a Regione Lombardia prospettando due soluzioni di emergenza per cercare di tamponare, almeno parzialmente, il problema. Le ipotesi sul piatto sono due: la prima è di alzare la soglia di pazienti assistiti da ogni medico a quota 1.800 persone, 300 in più del limite attuale; la seconda è di conferire incarichi provvisori a tempo determinato anche ai medici specializzandi (questa possibilità però, teoricamente, finisce il 31 luglio). Oppure, in alternativa, di individuare altre possibili misure.
Come riporta L'Eco di Bergamo, il direttore sanitario di Ats Carlo Alberto Tersalvi nella lettera inoltrata scrive che in provincia «appare sempre più concreto il rischio che sia i medici che gli assistiti si trovino – da un lato – a non vedere assicurato il necessario ricambio e – dall’altro – a non vedere assicurata l’assistenza primaria».