Avanti con le ricerche

Il mistero della scomparsa dell'87enne Carlo Meroni da Berbenno

Diversi gli avvistamenti, veri o presunti, dell'anziano giovedì sera. Impiegato ogni mezzo, setacciate strade, sentieri e boschi. La moglie è affranta

Il mistero della scomparsa dell'87enne Carlo Meroni da Berbenno
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Un anziano con difficoltà a camminare, che si aiutava con un bastone. Ammettendo che si sia perso o abbia avuto un incidente, lo avrebbero trovato poco distante dalla sua casa, dalla quale era uscito per una passeggiata: invece Carlo Meroni, villeggiante 87enne a Berbenno, non si trova. La Prefettura sarebbe intenzionata ad andare avanti con le operazioni, così come gli incaricati sul posto.

Cercato con ogni mezzo

Scomparso giovedì 17 agosto sera, i soccorsi sono stati allertati a notte fonda quando famigliari e gente in paese hanno capito che la faccenda era più seria di quanto si immaginasse. Da quel momento, lo hanno cercato tutti: cittadini, forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile e Soccorso alpino. Hanno impiegato le squadre con i cani, addirittura i droni a infrarossi per il rilevamento termico, ma di lui nessuna traccia. Com'è possibile? Se lo chiede anche la moglie Annamaria, che in una dichiarazione riportata oggi (mercoledì 23 agosto) dal Corriere Bergamo ha fatto una sintesi della vicenda: «Mio marito è evaporato nel nulla».

Una frase che rende l'incredulità per cui tutti, dalle autorità, agli operatori fino agli abitanti di questo paese della Valle Imagna, non comprendono come un uomo di quell'età, che a detta sempre della consorte avrebbe avuto qualche «défaillance» in passato e aveva difficoltà di deambulazione, abbia potuto allontanarsi così tanto dalla località Colle. Del resto, strade e sentieri sono state setacciate più volte, con i pompieri ad addentrarsi tra rovi e cespugli, tagliandoli per farsi strada e battere i boschi con ogni mezzo a disposizione. In cima all'altura si trovano delle telecamere, ma il sindaco Claudio Salvi ha fatto sapere che non si è scoperto niente dalle immagini, nemmeno dalla parte di Val Brembilla. Eppure qualcuno Meroni l'ha visto, e sembra che abbia deciso di fare un percorso diverso da quello che faceva d'abitudine.

Gli avvistamenti

Il villeggiante, infatti, uscito di casa alle 17.15 quel giorno, invece di fare la sua solita camminata lungo il sentiero che passa intorno alla sua villetta in zona Ca' Locatelli, avrebbe deviato sulla provinciale. Un residente lo ha visto scendere, per poi risalire, una stradina scoscesa. Tratto che è stato poi controllato dai Vigili del fuoco, anche più volte: hanno sfalciato i rovi che si trovavano tra il guardrail con muretto e il precipizio sottostante, ma senza alcun risultato. Se fosse caduto, avrebbero dovuto trovare almeno il bastone, ma non c'era nulla.

Ma di avvistamenti ce ne sono stati altri: marito e moglie che gestiscono un negozio d'alimentari sulla provinciale lo hanno visto passare, con il suo bastone, poco prima che scoppiasse il temporale. Un altro abitante del paese lo ha visto sotto casa sua, ma la descrizione iniziale che aveva dato era differente per l'abbigliamento e al posto del bastone pare stesse usando un tondino di ferro arrugginito. Poi si sarebbe corretto, ma resta l'incertezza in questo caso.

L'identikit di Carlo Meroni

Il giorno della scomparsa, Carlo Meroni indossava cappellino giallo e blu, occhiali, maglietta blu e pantaloni beige. Le scarpe erano nere e si aiutava nel passo con un bastone di metallo rosso. L'anziano, ex vigile urbano in pensione, di Milano ma originario di Voghera, viene in vacanza da quarant'anni, anche con la sua famiglia, nel paese della Bergamasca. Molto conosciuto in paese, è attivo e legge il giornale tutti giorni, ma frequenta poco il bar del posto. Sembra che di recente avesse mostrato, in qualche occasione, delle difficoltà con momenti di disorientamento e fa fatica a camminare.

La sua fotografia è stata appesa in tutto il comune, con l'invito a chiunque l'abbia visto di contattare i Vigili del fuoco al numero 3346843550 oppure il numero unico d'emergenza 112. Si è ipotizzato anche che qualcuno possa avergli dato un passaggio fino a un paese vicino, magari dopo averlo trovato in stato confusionale, oppure che si sia rifugiato da qualche parte a causa del temporale, scatenatosi poco dopo la sua uscita. Per questo motivo, si era chiesto agli abitanti di controllare pollai, cantine e garage.

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