Quelle case a 20 metri dalla pista Un treviolese contro la follia di Orio

C’è grande fermento tra i cittadini e i politici treviolesi sulla questione delle nuove rotte aeree, la cui sperimentazione è partita lo scorso 22 giugno. Oltre al gruppo di centrodestra e al sindaco stesso, che ha scritto a Enac chiedendo di sospendere le nuove rotte, anche la cittadinanza e i vari gruppi attivi sul territorio si sono mossi per portare avanti questa battaglia. Il 6 luglio alla biblioteca del Villaggio degli Sposi si è tenuta una riunione in merito, alla quale ha partecipato anche il Comitato aeroporto di Treviolo. I cittadini hanno lamentato un ulteriore peggioramento della situazione, dovuto agli «atterraggi a bassa quota, all’aumento dei decolli sulla direttrice ovest e un rumore più frequente».
È partita poi l’iniziativa di una raccolta firme tra i residenti del Villaggio, seguita da una anche a Treviolo. Daniele Cappellano da una parte, con il Comitato aeroporto, e Stefano Reale dall’altra, si sono attivati. Solo sabato 8 luglio, in poche ore, sono state raccolte centinaia di firme al gazebo allestito da Reale a Curnasco. Gli elenchi verranno poi accorpati e consegnati al sindaco Pasquale Gandolfi. Commenta così il consigliere pentastellato: «Le attuali dichiarazioni di Gori, proiettato alla poltrona in Regione, e di Gandolfi che ha ignorato il problema fino a ieri nonostante i ripetuti inviti a prendere una posizione ufficiale, non possono lasciare tranquilli e tutelare i cittadini. Chiediamo la sospensione dei voli notturni e la revisione delle rotte: scelta razionale che può tutelare Treviolo e l'intera provincia preservando anche i posti di lavoro legati allo scalo di Orio al Serio. Bergamo e Treviolo ovviamente mancano all'appello dei comitati».
Federico Giovannoni, che vive a Treviolo e lavora in aeroporto ha espresso il suo prezioso punto di vista: «Lavoro per Ryanair e al tempo stesso vivo a Treviolo, dove mi sono spostato dalla mia vecchia residenza a Bergamo, anche per via del rumore degli aerei. Ovviamente a nessuno fa piacere avere gli aerei che producono rumore e inquinamento sopra la propria testa, però a tutti piace avere l'aeroporto "in casa" e la comodità di prendere un volo a nove euro e farsi il weekend fuori. Ora io dico: visto che la pianificazione e la gestione del territorio è una cosa di competenza politica, dove erano gli amministratori locali quando Orio si stava ingrandendo fino a diventare il terzo scalo Lombardo? Dov’è la pianificazione del territorio? Dov’è il piano regolatore dei comuni attigui all'aeroporto (Orio, Grassobbio, Bergamo) che continuano a costruire case su case proprio in linea o a pochi metri dalla pista di atterraggio? Dov’è la valutazione di rischio sull'aeroporto? Chi ha autorizzato questa urbanizzazione così assurda fatta solo di case e piccole aziende quando mancano vie di comunicazione adeguate, parcheggi, alberi, svincoli in sicurezza eccetera? Dov’erano i cittadini? Dov’era e dov’è la politica?».
Sull’urbanistica della zona aeroportuale: «Bergamo è perfetto, ma mi chiedo chi è quel fesso (o meglio quell'incompetente) che ha costruito le case a venti metri dalla pista di atterraggio, che ha riempito la zona antistante l'aeroporto di capannoni industriali. Poi mancano i parcheggi, tant'è che sono dovuti andare a farli in remoto. Manca una strada decente, vi sembra una strada che porta al terzo aeroporto della Lombardia quella per Orio? A me sembra una stradina comunale che al massimo può portare in campagna: stretta, a una sola corsia per senso di marcia, infilzata tra l'autostrada e il terminal. Una schifezza totale. Bergamo aveva bisogno di un aeroporto enorme, che è quello che vuole Ryanair, Orio al Serio non doveva essere edificato così come Campagnola, Colognola e Malpensata. Certo, Stezzano e Treviolo sono lì da prima dell'aeroporto, ma tutto quello che si poteva fare si doveva fare, a costo di spostare l'aeroporto. Come fanno in tutti i posti d'Europa, gli aeroporti lontani dai centri».
Sulla situazione treviolese e la sua scelta di trasferirsi: «Ora il problema è nostro, e pure mio: io ho investito tutto quello che avevo su Treviolo, se un domani la mia casa perde il suo valore commerciale perché sopra ci passano gli aerei, chi mi tutela? È la stessa cosa che è successa e sta succedendo ad Azzano, Orio, Stezzano».