Conservarla o no?

Il caso della Bordogna a Treviolo Che cosa ne pensano i cittadini

Il caso della Bordogna a Treviolo Che cosa ne pensano i cittadini
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In molti, a partire ovviamente dai politici fino ad arrivare ai proprietari di immobili e terreni, hanno detto in queste settimane la loro opinione sull’abbattimento della corte Bordogna, destinata a scomparire a breve (ne abbiamo scritto qui e qui). Ma un edificio è anche e soprattutto di chi l’ha visto per anni, passandoci davanti ogni giorno, e presto non lo vedrà più: i cittadini. Ecco alcune reazioni dei treviolesi di fronte all’annuncio da parte del sindaco Pasquale Gandolfi.

I favorevoli all'abbattimento. Diego Chinati: «Rispetto i sentimenti legati ai ricordi, ma chiamarlo edificio storico mi sembra alquanto fuori luogo, se non strumentale, visto che nel recente e lontano passato ci sono stati già degli abbattimenti di edifici storici nel paese, con buona pace di molti. A titolo di esempio: il vecchio Mulino di Treviolo. Mentre per questo progetto, non solo di rinnovo ma anche di una migliore viabilità, non posso che fare i complimenti all'attuale Amministrazione, brao Gandolf». Fausto Rossi: «Bravo sindaco avanti così». Cristina Colombo: «Io sono d’accordo»

I treviolesi non sembrano rimpiangere la Bordogna. Qualcuno ha fretta di vederla abbattuta. Jodi Entrade: «Molto bene. Ma il domani in che anno sarà? A breve o ci vorrà un po’?». Il sindaco spiega che se tutto va secondo il crono-programma previsto per settembre l’edificio sarà abbattuto e la rotatoria realizzata. Arrivano anche gli elogi per quanto sta facendo l’Amministrazione. Giancarlo Bolis: «Bravo Pasquale, la riqualificazione è dovuta, sei colui che sta portando Treviolo verso lo splendore». Giovanna Villa: « Bravo sindaco, fatti non parole. C'era veramente bisogno sia della rotatoria che dell'abbattimento. Passare a piedi lì sotto è sempre preoccupante». E tanti altri: «Bene», «Quando iniziano i lavori?».

La corte in questione non sembra particolarmente amata. Luca Parimbelli: «Credo che l'aggettivo "storico" venga un po' abusato». Roberta Tolotti: «Storico?». C’è anche chi vorrebbe altri abbattimenti in quella zona del paese. Patrick Bonacina: «Ma la casa accanto, quella rosa con la vetrina, non viene abbattuta? Mi sembra pericolante anche quella, c'è anche un'impalcatura che evita che macerie cadano del tetto. Con la nuova struttura che sorgerà di fianco non sarà bello da vedere. Oltre che pericoloso».

I favorevoli alla conservazione. Dall’altra parte, Gianfranco Masper ha chiesto ai suoi amici un’opinione in merito. Hanno risposto cittadini di Treviolo e non. Alessandro Zanini: «Non si può eliminare una costruzione tipica della storia dei nostri paesi. Nella fattispecie, risulta essere una tipica costruzione con corte e il Comune avrebbe l'obbligo di sollecitarne la ristrutturazione, invece di incentivarne la demolizione facendo posto ad un obbrobrio di questo tipo». Maria Foiadelli: «Ho tanti ricordi di quella casa, di quel cortile, delle persone che ci vivevano. Ci abitavano i miei nonni e quando uscivo da scuola mia nonna mi aspettava all'angolo della casa per un saluto o per darmi dei biscotti. Me lo ricordo ogni volta che ci passo. Vorrei non fosse abbattuta». Orietta Scaravaggi: «Beh sarebbe stato meglio una ristrutturazione - restauro radicale. Oppure, se il problema principale era di tipo strutturale, fare un Piano di recupero, almeno avrebbero avuto l'obbligo di ricostruirla in modo simile».

Giovanni Mangili: «Nei nostri paesi di scempi ne sono stati fatti in tutti i modi, a discapito di un reale mantenimento culturale e storico. I vari palazzinari legati a doppio filo con coloro che gestivano il potere locale hanno fatto soldi a palate. Sarebbe ora di smetterla con una certa gestione dei Pgt. Salvaguardare il proprio paese e non cancellare la propria storia non è né di sinistra né di destra, è solo questione di buon senso e di rispetto del passato, del presente e del futuro». Anche il capogruppo del centrodestra, Fabiano Zanchi, riflettendo sulla lettera di Paolo Aresi pubblicata sulla pagina di Treviolo tre settimane fa, ha espresso un rimpianto: «Ristrutturare significa anche conservare e valorizzare la nostra Storia, la nostra identità. Un ’altra occasione persa dall’attuale Amministrazione». Altri ancora discutono. Alessandro Gelain: «Consumo di suolo zero?». Risponde il consigliere Mauro Pesenti: «Volumetria e cubature spostate per poter iniziare la riqualificazione di quella zona, l’entrata in paese». Alessandro Gelain: «Io vedo due condomini in più».

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