Cattolica Assicurazioni "tradisce" il Car di Ubi e accetta l'offerta di Intesa Sanpaolo
La realtà, che detiene poco più dell'1 per cento dell'istituto bergamasco-bresciano, appena cinque mesi fa era entrato a far parte del Comitato azionisti di riferimento. Ora la decisione che rischia di cambiare nettamente gli equilibri in gioco in favore di Ca' de Sass
Il Car (Comitato azionisti di riferimento), che pareva essersi finora mosso in maniera compatto contro l'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi, perde un pezzo. Il più "recente", tra l'altro: Cattolica Assicurazioni ha infatti annunciato ieri (13 luglio) di aver accettato l'Offerta pubblica di scambio di Ca' de Sass e di aver portato dunque il suo 1,01 per cento di azioni Ubi verso il sì all'operazione.
Il Cda di Cattolica, «ritenuto il proprio interesse alla luce sia delle autorizzazioni di vigilanza ottenute dall’offerente, sia del comunicato dell’emittente, sia ancora dell’andamento del mercato, ha deliberato all’unanimità l’adesione di Cattolica stessa all’Offerta pubblica di scambio lanciata da Banca Intesa San Paolo sulle azioni Ubi», si legge in una nota. Si tratta di una novità che era nell'aria da alcuni giorni e certo non da poco. Pochi giorni dopo l'annuncio del lancio dell'Ops, a febbraio, Cattolica aveva aumentato da 0,5 a oltre l'1 per cento il proprio peso in Ubi e aveva annunciato l'ingresso nel Car. Pareva una mossa tesa a rafforzare ulteriormente il neonato Car, che è così passato a detenere quasi il 19 per cento di Ubi, invece oggi i fatti raccontano una storia decisamente diversa.
La sterzata di Cattolica fa seguito alle dimissioni di Mario Cera dal vertice del Car della scorsa settimana, proprio per i disaccordi sulla posizione del Comitato circa l'Ops. Inoltre, questa decisione di Cattolica è legata anche alle prossime mosse della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che è secondo azionista di Cattolica al 3,16 per cento e detiene ben il 4,96 per cento del pacchetto azionario di Ubi. Dato che il presidente della Fondazione (Aldo Poli) è anche vicepresidente vicario di Cattolica Assicurazioni, sarà difficile che nei prossimi giorni prenda, per la Fondazione, una decisione diversa da quella assunta per Cattolica Assicurazioni.