Il lutto

Cavernago e Martinengo dicono addio a Pietro Pedrini, morto a Dresda per il Covid

Ex netturbino, il 66enne era molto conosciuto in zona per la sua passione per la pizza, che preparava nel ristorante del figlio e alle feste del territorio. Era stato trasferito in Germania il 24 marzo

Cavernago e Martinengo dicono addio a Pietro Pedrini, morto a Dresda per il Covid
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Il "Baffo" se n'è andato. È morto a 66 anni Giampietro Pedrini di Cavernago, conosciuto nella Bassa come Nonno Pietro o Pietro il pizzaiolo. Come racconta PrimaTreviglio, Pedrini ha perso la sua personale battaglia contro il Covid-19 dopo un mese di ricovero in Germania.

Originario di Cavernago ma noto in altri Comuni limitrofi, in particolare a Martinengo, era stato trasferito lo scorso 24 marzo all'ospedale Carl Gustav Carus di Dresda, in Germania, dopo essere stato ricoverato sei giorni all’ospedale di Seriate. Il cavernaghese alla fine non ce l’ha fatta, spegnendosi mercoledì 13 maggio. L’unica consolazione dei parenti è stato poter andare a Dresda per porgere l’estremo saluto a Pietro e accompagnarlo fino alla fine.

Pietro era in pensione, dopo aver lavorato per anni come netturbino. Aveva però una grande passione per la pizza e dedicava tantissimo tempo a dare una mano nelle manifestazioni locali. Il 66enne dava anche una mano nel ristorante/pizzeria del figlio, a Martinengo, sempre di fronte al forno con la pala in mano.

Sposato da 43 anni, Pedrini lascia la moglie Franca, i figli Marzia e Michele e cinque nipoti. «Era un marito, padre e nonno speciale – ha commentato Marzia –, era un uomo che si dava sempre molto da fare, instancabile lavoratore, sempre in prima linea per gli altri in piena umiltà. Una delle sue più grandi passioni era la pizza, ecco perché o nel ristorante di mio fratello o nelle feste di paese dava una mano nel prepararle. La scomparsa di mio padre lascerà un vuoto immenso non solo dentro i nostri cuori. Immaginarsi una vita senza di lui non è possibile, non ci saremmo mai aspettato tutto ciò. Mio padre era una persona piena di vita, energica, inarrestabile».

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