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Chi cerca sesso dai migranti

Chi cerca sesso dai migranti
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Le comunità di accoglienza della nostra provincia registrano diversi casi di giovani che lasciano la struttura per passare qualche giorno in compagnia di anziane italiane sole. Alla Cooperativa Ruah, associazione bergamasca che ospita all’interno delle sue strutture (sono una cinquantina sparse sul territorio bergamasco) 1.122 migranti, affermano che alcuni dei loro ospiti vengono contattati su Facebook. E non solo da anziane bergamasche che propongono loro weekend “di passione” al mare o in montagna, ma anche da donne europee più giovani e alla ricerca di aitanti ventenni con scarse prospettive da poter sposare.

Si parla spesso della difficoltà, per i migranti, di integrarsi all’interno delle comunità di arrivo. Arrivano da culture diverse, parlano lingue a noi incomprensibili, seguono religioni dai dettami molto più severi della nostra. Le differenze sono innegabili e se da un lato chi arriva fatica a immergersi in un mondo nuovo, dall’altro chi accoglie, spesso, risponde con eccessiva chiusura. Fortunatamente di esempi virtuosi ne esistono, come cooperative o privati che aiutano concretamente giovani stranieri a costruirsi un futuro nel nostro Paese. Ma ci sono anche italiani che trattano questi ragazzi semplicemente come... oggetti sessuali.

L’ultimo caso è di qualche settimana fa: un ventenne gambiano si è allontanato da una delle case di accoglienza sul territorio bergamasco per recarsi alla sua ambasciata a Roma. Motivo? Preparare i documenti per il matrimonio con una signora tedesca del ’67. Lei lo aveva contattato su Facebook e gli aveva proposto di sposarla. Lui ha accettato, convinto dalla possibilità di ottenere la cittadinanza tedesca.

Non solo donne, però. Alcuni uomini, infatti, la sera vanno nei centri di accoglienza, nelle strutture e negli oratori dove sanno che alloggiano ragazze straniere. Suonano al campanello, le aspettano fuori dal cancello e poi le invitano a salire in auto. Per fare sesso, naturalmente.

In diverse strutture si è reso necessario posizionare all’ingresso un addetto...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 8 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 2 agosto. In versione digitale, qui.

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