Il nuovo socio di Berlusconi

Che c'entra Mr Bee con l'Atalanta

Che c'entra Mr Bee con l'Atalanta
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Mr Bee, al secolo Bee Taechaubol, ha concluso la trattativa con Silvio Berlusconi per acquistare il 48% del Milan. L'uomo d'affari thailandese, le cui origini sono cinesi, ha concluso l'operazione nei giorni scorsi per una cifra vicina ai 480 milioni di euro. Dietro di lui ci sono colossi finanziari come la Ads Securities di Abu Dhabi e la China Citic Bank International: il Milan, quasi 30 anni dopo l'insediamento di Berlusconi, avrà un nuovo fortissimo socio di minoranza. L'investimento permetterà ai rossoneri di abbattere il fronte debitorio - si parla di oltre 330 milioni di euro destinati proprio a questo -, ma anche di affrontare il mercato con un gruzzolo che oscilla tra i 100 e i 120 milioni di euro. Il resto del capitale, circa 60 milioni, verrà utilizzato per il progetto del nuovo stadio. Ma cosa c'entra Mr Bee con l'Atalanta? C'entra perchè una pur piccola parte dei soldi investiti nel Milan potrebbe, di rimbalzo, finire a Bergamo.

Il mercato di Berlusconi e Galliani. Nonostante la tifoserie milanista sia schierata apertamente contro l'amministratore delegato Adriano Galliani, il nuovo assetto societario non prevede nessuna variazione dal punto di vista delle strategie di mercato. Berlusconi e Galliani resteranno al comando di tutte le operazioni che caratterizzeranno la sfera tecnico-sportiva, Mr Bee entrerà in società con una significativa quota di minoranza e a lui dovrebbe essere affidata l'entrata in borsa sui mercati asiatici e lo sviluppo del brand Milan là dove ci sono (si dice) almeno 240 milioni di tifosi rossoneri. In questo scenario, le operazioni di mercato del Milan cercheranno di assecondare le richieste del nuovo tecnico Mihajlovic; verranno però sicuramente concretizzate anche una serie di operazioni già impostate: con 100 e passa milioni da spendere e un'immagine da rilanciare, il must sarà comprare e rinnovare.

 

Bee-Taechaubol

 

Ibrahimovic, Bertolacci e Baselli. Da un punto di vista mediatico, il colpo ad effetto che Galliani e l'agente Raiola starebbero preparando è il ritorno di Zlatan Ibrahimovic in rossonero. L'attaccante svedese ha un ottimo rapporto con Mihajlovic e pare voglia tornare a Milano, il suo ingaggio al Paris Saint Germain è quasi folle (circa 15 milioni di euro), ma il contratto in scadenza nel 2016 e l'età avanzata (32 anni) potrebbero indurlo a chiudere la carriera in rossonero con un netto ridimensionamento dello stipendio. Se Ibra è la punta di diamante, il Milan ha estremo bisogno di sistemare difesa e centrocampo per rilanciarsi veramente dal punto di vista tecnico. Nelle ultime settimane le voci che riguardano Bertolacci sono forti (attenzione alla Roma e alle difficoltà del Genoa di Preziosi), ma il primissimo acquisto in quella zona di campo potrebbe essere l'atalantino Baselli.

Le parole del presidente Percassi sugli Under 21 («Uno tra Baselli, Zappacosta e Sportiello potrebbe andare via, un secondo solo per una grandissima offerta che permetta di reinvestire nella squadra e migliorare», ha detto a L'Eco di Bergamo), aprono alla partenza di uno dei giovani. Ora, se consideriamo che con il Milan c'è una sorta di opzione morale sulla cessione di Baselli, il cerchio sembra chiudersi.

L'agente Beppe Riso e il giusto prezzo. Classe 1992, l'esperienza di Baselli a Bergamo non è stata quest'anno eccezionale, ma dalle parti di Casa Milan la considerazione per il ragazzo è massima. L'agente di Baselli è Giuseppe Riso, il suo rapporto con Galliani e il Milan è ottimo e anche recentemente le sue parole sono state di apertura verso la società rossonera. Un momento decisivo sarà l'imminente Europeo Under 21: l'Italia che giocherà in Repubblica Ceca nella seconda metà di giugno sarà una vetrina interessante sia per Baselli che per Zappacosta (difficile che Sportiello trovi spazio) ed è quasi scontato che l'Atalanta attenda la fine dell'Europeo prima di portare a termine qualsiasi trattativa. Secondo il suo agente, nel febbraio 2014 Baselli valeva circa 10 milioni di euro: con 50 presenze in serie A e 2 gol, il suo valore potrebbe anche essere aumentato.

 

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Il bonus Bonaventura. La cessione di Jack Bonaventura, fatta nell'ultimo giorno del mercato estivo 2014, potrebbe portare altri soldi nelle casse della Dea per i prossimi quattro anni. L'operazione, dopo giorni in cui l'Inter sembrava in grande vantaggio, venne chiusa da Galliani e dal direttore generale dell'Atalanta PierPaolo Marino per una cifra di 5 milioni più 2,5 di bonus. Nelle scorse settimane, era circolata la notizia che la mancata qualificazione in Champions League da parte del Milan aveva cancellato la possibilità di ottenere questo bonus, ma la situazione è decisamente diversa.

L'accordo con il Milan prevede infatti, fino alla stagione 2018/2019, un bonus di 500mila euro per ogni qualificazione in Champions League ottenuta dal Milan. Dunque, 5 stagioni con 500mila euro potenziali che l'Atalanta potrebbe incassare. Per quest'anno il bonus è sfumato, ma l'ingresso di Mr Bee e il rilancio delle ambizioni del Milan rappresentano per l'Atalanta una notizia positiva. Se il Milan torna a fare il Milan, nei prossimi 4 anni è possibile per la società bergamasca un introito di 2 milioni di euro. Certo, gli obiettivi vanno centrati e non sbandierati, ma con l'accelerazione che dovrebbe avvenire da parte milanista, è difficile che l'anonimato dei rossoneri continui a lungo. Il Milan in Champions è una bella notizia anche per le casse nerazzurre.

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