Fino al successo finale

Spettacolo, la curva in time lapse!

Spettacolo, la curva in time lapse!
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La giornata perfetta dell’Atalanta e della sua gente. Dopo il compleanno festeggiato sabato sera con fuochi d’artificio e tanti applausi fuori dal Baretto, gli appassionati orobici hanno vissuto la domenica ideale con il rotondo e netto successo strappato al Carpi. Un 3 a 0 senza scuse, una vittoria sonante per una squadra che in 8 giornate ha raccolto 14 punti e che viaggia spedita verso una salvezza che pare sempre di più la prima tappa della stagione e non il traguardo finale.

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ATALANTA - CARPI SERIE A TIM 2015-2016

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Sorrisi fiduciosi, stadio frizzante. L’avvicinamento all’impianto di Viale Giulio Cesare è stato accompagnato dal sorriso carico di fiducia di tutti i tifosi atalantini. Il Carpi, avversario di giornata, non ha veramente mai fatto paura. Sui bus dell’Atb che accompagnavano gli abbonati allo stadio ma anche tra chi camminava in direzione Comunale la parola d’ordine era una sola: vincere per sognare. Fin dalle 14, un’ora abbondante prima del match, gli appassionati che si apprestavano a vedere la partita hanno iniziato a brulicare sulle tribune e nelle due curve in attesa del fischio d’inizio. In pochi hanno pensato di non farcela, la maggioranza dei bergamaschi era convinta di fare bottino pieno e fin dall’ingresso in campo delle squadre per il riscaldamento il sostegno è stato massimo.

La prima volta di Gigi in Parterre Creberg. Tra i circa 15mila presenti c’era anche Gigi. Partito da Stezzano in bus con il servizio Atb, per lui che vive e lavora in Senegal a Dakar e torna in Italia solo una volta ogni 3 mesi era la prima volta nel nuovo Comunale. Biglietto di Parterre Creberg in mano e occhi curiosi come un bambino che sogna, Gigi si è sistemato a pochi passi da Gomez e compagni e si è potuto godere il 3-0 quasi in prima fila. Tra le mani di Gigi e di molte altre migliaia di tifosi c’erano delle bandierine celebrative distribuite per festeggiare il compleanno numero 108 e al momento dell’ingresso in campo lo stadio era il teatro perfetto della grande festa nerazzurra. Dalla Tribuna Centrale e dalla Creberg passando per i Forever in Curva Sud e il Bandierone in Curva Nord, il colpo d’occhio è stato stupendo.

 

 

La gara? Solo belle emozioni e zero paura. Come detto, il risultato non è mai stato in dubbio e proprio sotto la Tribuna Creberg si è vista la prima incredibile azione della gara. Gomez si è fatto ipnotizzare da Belec dopo nemmeno 3 minuti di gara, il suo destro si è spento sul fondo di un soffio e qualcuno ha temuto che il cielo plumbeo fosse un chiaro segnale della giornata grigia che attendeva l’Atalanta. L’avvio di partita è parso anche equilibrato ma quando Pinilla ha spaccato lo 0-0 grazie al colpo di testa su cross di Maxi, lo stadio si è sciolto in un applauso collettivo. Da quel momento in avanti tutto è parso in discesa. Applausi per Sportiello, applausi per Maxi e Gomez ma anche per Grassi, de Roon e Cigarini. Il regista emiliano, dopo settimane dense di difficoltà passate ai margini della squadra, è tornato protagonista e il suo contributo (gol a parte) è stato decisamente importante.

Gomez e una magia quasi invisibile. Tra il vantaggio di Pinilla e il rigore che ha chiuso la gara di Cigarini, c’è stato il gol di Gomez che, ai più sugli spalti, è quasi sfuggito. La parabola del numero 10 argentino in chiusura di primo tempo è parsa perfino troppo bella per essere vera. Il destro a giro sul secondo palo si è insaccato alle spalle di Belec senza che l’estremo difensore del Carpi riuscisse ad intervenire. Un gol da antologia, una rete da urlo che ha permesso al pubblico di salutare il primo tempo con applausi sinceri. Quando l'arbitro Pasqua di Tivoli ha mandato tutti a bere un té caldo, in Tribuna sono schizzati tutti in piedi e gli applausi della Curva sono subito diventati un abbraccio collettivo per gli undici nerazzurri in campo. Mentre Gomez raccontava a Sky la sua rete capolavoro, i tifosi hanno atteso la sua uscita con un coro dedicato.

Ripresa serena, il pubblico sogna. Nonostante la gara chiusa in grande anticipo, pochissimi tifosi hanno lasciato l’impianto senza aspettare il 90esimo. Merito di un ambiente fantastico, di una festa durata oltre mezz’ora con la Curva che lanciava i cori e lo stadio che rispondeva alle sollecitazioni. I tre cambi sono stati salutati con grande enfasi: Cigarini, Gomez e Grassi hanno lasciato il campo tra gli applausi e non solo per la bella vittoria. Dopo la gara, nel piazzale del Lazzaretto, tifosi e giocatori si sono scambiati sorrisi, pacche sulle spalle e tantissima carica. Tra sette giorni la Dea scenderà in campo allo Juventus Stadium contro la Vecchia Signora. Da Bergamo partiranno 4 bus alla volta di Torino, qualcuno sarà all’ombra della Mole fin dalla mattina per una gita di piacere che culminerà con la partita allo stadio, ma ciò che abbaglia i tifosi dell’Atalanta è la certezza che, comunque vada, i nerazzurri resteranno davanti in classifica ai bianconeri.

Il time lapse della Curva Pisani. Chiudiamo il racconto della domenica vissuta al Comunale con un esperimento che abbiamo fatto dentro lo stadio. Oltre al video dell’ingresso delle due squadre (che trovate qui sotto), avrete notato anche il video girato, dalle 14.30 alle 17.30 in time lapse: centinaia di fotogrammi scattati ad intervalli regolari che abbiamo condensato in poco più di un minuto. La Curva che si riempie, il Bandierone, la festa finale e ancora i gradoni che tornano vuoti. Un video divertente da cui emerge un dettaglio incredibile: guardate bene le mani della gente, non c’è nemmeno un istante in cui restano ferme. Quando si dice sostegno continuo. 

 

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