la tragedia

Chi era Simon Turri, il 28enne che stava per diventare papà morto folgorato a Ghisalba

L’incidente intorno alle 13.30 di mercoledì 25 agosto. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei presenti e dei soccorritori

Chi era Simon Turri, il 28enne che stava per diventare papà morto folgorato a Ghisalba
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Simon Turri, 28 anni, avrebbe salutato il suo primogenito il mese prossimo, gioia che però non potrà condividere con la moglie. Il giovane è deceduto nella mattinata di mercoledì 25 agosto a Ghisalba, folgorato poco dopo le 13.30 da una scarica elettrica da 380 volt mentre cercava di allacciarsi ad una colonnina nel campo dietro l’area feste di Ghisalba.

Bergamo - Praga
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Simon Turri era un esercente di spettacoli viaggianti; un mestiere che era una tradizione in famiglia, essendo strato tramandato fin dai bisnonni. Per prepararsi alla nascita del suo primo figlio, Simon aveva deciso di lasciare Monza, dove gestiva una giostrina per bambini, e di raggiungere la famiglia trasferendosi temporaneamente nel comune bergamasco.

Qui, in via Paolo Borsellino, viene infatti tradizionalmente allestito il luna park dell’Assunta dall’8 al 16 agosto. I carrozzoni erano per lo più stati smontati ed erano ripartiti, ma non la roulotte e il caravan dei suoceri di Simon. Simon Turri, dopo aver pranzato con la famiglia, ha iniziato le operazioni per l’allacciamento della corrente elettrica al suo caravan. Il campo ha infatti un contratto per fornirsi a una centralina poco distante, ma l’allaccio è gestito autonomamente da ogni famiglia. Stando a quanto riferito, pare che Simon stesse utilizzando un cavo già collegato alla centralina generale. Un’operazione banale, durante la quale però qualcosa è andato storto e il 28enne è rimasto folgorato dalla scarica.

A dare l’allarme è stato un ragazzo che, passatogli accanto, si è reso conto della perdita di conoscenza. Subito sono accorsi gli altri giostrai che hanno prestato soccorso al giovane, cercando invano di rianimarlo. Alcune persone hanno anche fermato una pattuglia della polizia locale in transito in quel momento e un’agente ha praticato ripetutamente a Simon il massaggio cardiaco. A nulla sono serviti gli sforzi del personale medico arrivato a bordo di un’automedica e di un’ambulanza, nonostante i soccorritori abbiano cercato di rianimare il giovane con il defibrillatore.

I cavi utilizzati dal 28enne sono stati posti sotto sequestro e per mettere in sicurezza la zona sono intervenuti i tecnici dell’Enel e due squadre dei vigili del fuoco di Romano e di Bergamo. Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Martinengo e del nucleo Radiomobile di Treviglio, al lavoro per fare chiarezza in merito all’accaduto. Nel frattempo, il magistrato ha rilasciato il nullaosta per procedere alla sepoltura della salma. La camera ardente è stata allestita nell’Abitazione di Simon a Monza, mentre il corpo verrà tumulato nel cimitero di Parabiago.

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