Chi era Walter Monguzzi, il centauro 55enne morto dopo uno speronamento a Montello
L’uomo viveva a Osio Sotto e faceva l’agente di commercio, lascia una figlia e una moglie
Doveva essere una tranquilla domenica, in cui fare un giro in moto prima di tornare alla routine quotidiana: invece, c’è stato il diverbio con un automobilista, che lo avrebbe poi speronato facendolo cadere dalla due ruote provocandone la morte. Così è deceduto nella giornata di ieri (domenica 30 ottobre) Walter Angelo Monguzzi, 55enne di Osio Sotto, che lascia una figlia di 28 anni e una moglie.
A delineare un ritratto della vittima è il Corriere Bergamo: l’uomo viveva nel paese della Bassa da circa trent’anni in un condominio di via Galeazzi, in cui i familiari si sono chiusi nel loro dolore, preferendo non rilasciare dichiarazioni. Era originario di Gorgonzola e faceva l’agente di commercio nel settore dei salumi per la grande distribuzione.
Un amico titolare del bar “Ol fà” in via Piave lo aveva sentito poco prima del tragico evento, per invitarlo a bere un caffè, ma lui gli aveva appunto risposto che forse non sarebbe riuscito, dato che voleva fare un giro in moto. Un’abitudine del fine settimana, che si ripeteva ogni volta, per cui il barista ha preferito non insistere lasciandolo alla sua gita in sella. Monguzzi viene descritto come una persona simpatica e cordiale, che offriva il caffè ai conoscenti e parlava spesso di orologi, un’altra delle sue grandi passioni. Da quando si era trasferito ad Osio Sotto dopo il matrimonio, si era fatto benvolere da molti cittadini ed era molto conosciuto nel comune bergamasco.
Lo speronamento
Secondo quanto ricostruito finora, Monguzzi a Montello in via Papa Giovanni XXIII intorno alle 12,30 avrebbe avuto un alterco, mentre era sulla sua Bmw a un semaforo, con un 49enne del posto alla guida di una Panda. Allo scattare del verde, poco dopo essere partito, il conducente dell’altro mezzo lo avrebbe speronato, facendolo cadere sull’altra corsia di senso opposto, da cui sopraggiungeva un’altra auto, che ha colpito in pieno il centauro.
Le ferite riportate sono state purtroppo fatali per lui e il pirata della strada, dopo aver commesso il gesto, si è dato alla fuga. Tuttavia, i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo ed arrestarlo: ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario. A sostenere la versione dell’urto volontario ci sarebbero dei testimoni, tra i quali anche il conducente dell’auto Bmw proveniente dall’altra corsia, che non ha potuto evitare l’impatto con la moto.