Omicidio di Mapello

Chiesta la perizia psichiatrica per Ivano Perico. Intanto i giudici negano le riprese a "La vita in diretta"

Il 62enne ricoverato in Psichiatria a Bergamo un mese prima del delitto, commesso dopo una lite per ragioni catastali

Chiesta la perizia psichiatrica per Ivano Perico. Intanto i giudici negano le riprese a "La vita in diretta"
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Disposta in tribunale la scorsa giornata (mercoledì 27 marzo) la perizia psichiatrica per Ivano Perico, il 62enne accusato di aver ucciso la cugina Stefania Rota a Mapello.

Il responso dovrà stabilire la capacità di intendere e volere, così come quella di stare in giudizio e la sua eventuale pericolosità sociale. La decisione anche alla luce del fatto che, a gennaio 2023, quindi un mese prima del delitto, era stato ricoverato in Psichiatria all'ospedale di Bergamo.

Ritrovata mesi dopo il delitto

L'arresto, come riportato oggi da L'Eco di Bergamo, era avvenuto lo scorso 13 maggio per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, dopo che la donna, sua coetanea, era stata assassinata l'11 febbraio utilizzando un batticarne. L'avevano ritrovata molto tempo dopo, il 21 aprile, quando ormai le condizioni del corpo, nell'abitazione di via XI febbraio, rendevano difficile scoprire alcuni elementi con l'autopsia.

L'omicidio per questioni catastali

L'uomo aveva confessato di aver ucciso la coetanea, vicina di casa, per ragioni catastali, al culmine di una lite, perché non erano d'accordo sui confini delle loro proprietà. In particolare, alcune porzioni dell'immobile di Perico, a suo dire, non risultavano accatastate. La Difesa ha richiesto l'esclusione dell'aggravante e la possibilità di accedere al rito abbreviato, ma i giudici si sono riservati la decisione all'esito del dibattimento.

Niente telecamere

A interessarsi alla vicenda giudiziaria era stata anche la trasmissione della Rai La vita in diretta, che aveva chiesto di poter riprendere il processo. Tuttavia, dopo che entrambe le parti avevano escluso la motivazione del rilevante interesse sociale, i giudici hanno rigettato la domanda. Si tornerà quindi in Aula, senza telecamere, il prossimo 15 aprile.

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