mobilità del futuro

Chiuso il bando per lo sharing dei monopattini: Palazzo Frizzoni raccoglie sei domande

La manifestazione d’interesse (senza contributo da parte del Comune) prevede che la licenza venga però concessa a un massimo di due operatori

Chiuso il bando per lo sharing dei monopattini: Palazzo Frizzoni raccoglie sei domande
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Sono sei le società che hanno presentato un’offerta a Palazzo Frizzoni per la gestione del servizio di sharing di monopattini elettrici in città. Resta però in corso di valutazione una delle candidature, arrivata in corrispondenza della chiusura del bando e quindi, forse, fuori tempo massimo. L’intenzione del Comune di Bergamo è di rendere attivo il servizio nei primi giorni di luglio, così che possa essere pienamente operativo per l’estate.

La Giunta aveva approvato la delibera con la quale era stato predisposto il bando di gestione lo scorso 21 maggio e la prossima settimana verranno aperte le buste e valutate le offerte. La manifestazione d’interesse (senza contributo da parte del Comune) prevede che la licenza venga concessa ad un massimo di due operatori che dovranno garantire un minimo di 200 monopattini e un massimo di 700. In parole povere: a Bergamo si potrà avere un range di disponibilità che va da 400 a 1400 monopattini.

I veicoli elettrici potranno essere utilizzati per spostarsi nel centro e nell’immediata periferia cittadina. L’area di copertura minima del servizio sarà di 14 chilometri quadrati e, all’interno del perimetro (che le società potranno disegnare a loro piacimento) sono stati individuati dei punti di passaggio obbligatori quali la stazione, il Comune, la funicolare, l’ospedale e Città Alta. Nel merito della circolazione in Città Alta però è necessaria una precisazione: non sarà possibile circolare e sostare con i mezzi nelle strade interne, ma soltanto sull’anello delle Mura e fino a Colle Aperto.

Inoltre, le società di gestione dovranno obbligatoriamente disporre sui monopattini della tecnologia che consenta di escludere determinate vie o piazze dalla possibilità di sosta, vincolandola invece a specifiche aree cittadine. Così si eviterà che i mezzi vengano abbandonati in modo disordinato per i quartieri. Ulteriori valutazioni sulla sosta dei monopattini verranno effettuate quando l’Amministrazione conoscerà il numero effettivo di monopattini circolanti in città.

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