Cinque notizie che non lo erano Castrazione per i pedofili in Russia?

1) Il piano studiato da Roma: in Libia fino a 900 soldati
Le forze diplomatiche internazionali stanno lavorando ormai da mesi per cercare una soluzione alla complicata situazione libica, dove diversi schieramenti politici e militari rivendicano la sovranità del Paese senza trovare un compromesso. Le conseguenze peggiori sono i continui scontri armati tra le varie fazioni, che coinvolgono anche i civili e convincono molte persone a scappare dalla propria casa per chiedere asilo in Europa. Il governo italiano è stato tra i primi ad impegnarsi soprattutto nella ricerca di una soluzione diplomatica, che però potrebbe implicare anche l'utilizzo di soldati sul campo.
Il Corriere della Sera la scorsa settimana ha parlato di un dispiegamento di forze non indifferente, con alcune centinaia di uomini, tra le 600 e le 900 unità, pronte a svolgere la funzione di protezione di alcuni siti sensibili e di addestramento dell'esercito locale. Il giorno seguente però è arrivata la smentita dello Stato maggiore della Difesa che ha spiegato che «la notizia è priva di qualsiasi fondamento». Alcune ore più tardi anche il Governo ha escluso questa possibilità, aggiungendo che non c'è stata nessuna richiesta di forze militare e nessuna offerta da parte del nostro Paese.
2) La gara al pronto soccorso per fare prelievi dolorosi ai pazienti
La malasanità è uno dei problemi più dolorosi per i cittadini italiani, che, dopo aver sentito dai telegiornali decine di casi incredibili, iniziano ad avere sempre meno fiducia anche nei medici e nel personale ospedaliero. Il Fatto Quotidiano ha denunciato quello che sembra essere l'ennesimo caso clamoroso, il personale dell'ospedale pare infatti che più che impegnarsi nel proprio lavoro fosse concentrato in una sorta di gara di pessimo gusto, nel quale medici e infermieri guadagnavano un punto per ogni prelievo doloroso fatto a un paziente. Il tutto avveniva su un gruppo su Whatsapp, finché un procedimento disciplinare interno ha reso noti i fatti, tanto che il Giornale di Vicenza ne ha riportato la cronaca. La vicenda si è conclusa con un richiamo scritto per due dipendenti, ma il sindacato delle professioni infermieristiche è intervenuto per smentire quanto riportato da alcune testate.
Il segretario nazionale Andrea Bottega e il segretario provinciale Andrea Gregori hanno smentito gran parte dei fatti descritti, riducendo di molto la portata dei fatti raccontati: «Non c'è nessun riferimento a pazienti o fatti effettivamente accaduti. [...] Il datore di lavoro, infatti, ha svolto una dettagliata indagine, a cui è seguita l’archiviazione e il richiamo scritto non per i fatti contestati, bensì per il solo utilizzo del cellulare personale durante l’orario di lavoro (due dipendenti su otto). Val la pena ricordare che il rimprovero scritto è una sanzione disciplinare lievissima».
3) Arrestato avvocato che rubava soldi ai centri profughi
Il tema dell'accoglienza in Italia è sempre al centro delle discussioni politiche e più che mai lo è diventato dopo gli scandali che hanno coinvolto diverse associazioni, che avrebbero gestito in modo fraudolento i fondi a loro concessi. Il risultato spesso era che i profughi venivano ridotti a vivere in condizioni pessime, costretti a farsi bastare gli scarsi servizi offerti realmente dalle cooperative, mentre i gestori incassavano ingenti somme.
In questi giorni è comparsa su alcuni blog la notizia di un avvocato che sarebbe stato arrestato proprio in seguito a una truffa relativa ai profughi. L'uomo si sarebbe infatti appropriato di diversi milioni di euro destinati ai centri profughi romani. «Un meccanismo collaudato e perfetto che coinvolgeva - si legge nell'articolo - anche noti professionisti della città. L'avvocato arrestato per direttissima non ha lasciato finora dichiarazioni rilevanti». La fotografia dell'avvocato mostrata ha subito chiarito a molti lettori che si trattava di una bufala, l'uomo ritratto è infatti il protagonista del telefilm Better Call Saul, uno spin-off della celebre serie Breaking Bad, nel quale Saul era proprio un avvocato dalla morale molto discutibile.
4) In Russia approvata la castrazione chimica per i pedofili
La cronaca di questi giorni ha portato alla luce ancora una volta gli orrori di un caso di pedofilia a Caivano, in provincia di Napoli, dove una bambina sarebbe stata uccisa per essersi ribellata all'ennesimo tentativo di violenza. I fatti sono ancora da chiarire e l'alone di omertà che avvolge la vicenda sta rendendo le indagini molto difficili per la polizia, che ha raccontato di aver trovato più di una resistenza nel tentativo di raccogliere informazioni utili.
La rabbia e il disgusto per questa vicenda si è riversata anche sui social e qualcuno ha colto l'occasione per rivalutare ancora un volta Vladimir Putin, che per molte persone sul web rappresenterebbe il capo di Stato ideale. Secondo quanto scritto, il parlamento russo, controllato dal partito di Putin, in questi giorni avrebbe approvato con ampio margine una nuova legge che prevederebbe la castrazione chimica per chiunque compia crimini sessuali contro i bambini.
In realtà però non c'è stata nessuna nuova legge, in Russia infatti era già presente un meccanismo che prevede la castrazione chimica, ma non si tratterebbe di una vera e propria pena, bensì di una sorta di premio possibile per i pedofili pentiti che vogliono reintrodursi nella società. In sostanza, un pedofilo incarcerato in Russia può chiedere di essere sottoposto alla castrazione chimica per poter avere un grosso sconto di pena, ma è giusto anche ricordare che questo tipo di azioni, compiute tramite farmaci, serve solo a ridurre il livello ormonale, senza però eliminare la devianza, con tutti i rischi connessi.
5) Compra le scarpe dai cinesi, ecco cosa gli è successo
Ogni giorno nel nostro Paese vengono vendute merci che non hanno superato i controlli di qualità sui materiali, rivelandosi spesso pericolose o nocive per chiunque le utilizzi. I casi più eclatanti che sono stati riportati dai giornali sono stati spesso quelli che coinvolgevano commercianti cinesi, in grado, grazie alla loro rete, di importare grandi quantitativi di merci dalla Cina, che però a volte non sono idonei alla vendita in Italia. I prezzi stracciati di alcuni negozi sono spiegabili anche in quest'ottica, può capitare che gli oggetti venduti infatti non rispettino le normative europee e che siano composti di materiali tutt'altro che innocui.
Il caso che è emerso questa settimana riguarderebbe un uomo che avrebbe acquistato da un negozio cinese un paio di scarpe, approfittando dei prezzi vantaggiosi. Le conseguenze sarebbero state allarmanti: l'uomo, dopo aver indossato le scarpe per andare al lavoro, avrebbe sentito un terribile dolore ai piedi, scoprendo poi di essere coperto di ustioni, tanto da rischiare l'amputazione. Si tratta fortunatamente di una bufala, il sito che ha diffuso questa notizia è infatti uno dei tanti che sfrutta nomi simili a testate realmente esistenti per ingannare i lettori.
L'uomo mostrato nelle immagini è invece un 26enne affetto dalla Sindrome di Proteo, una rarissima malattia di cui non si conoscono ancora cause né cura.