Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Il DAS di oggi non contiene amianto

Cinque notizie che non lo erano Il DAS di oggi non contiene amianto
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1) Quest'anno in Italia sono morte 68mila persone
in più dello scorso anno a causa dello smog

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Ha fatto molto discutere nei giorni successivi al Natale un post pubblicato da Beppe Grillo sul proprio blog, nel quale denunciava un eccezionale aumento dei decessi in Italia nel 2015. Il numero è degno di un bollettino di guerra, si parla di 68mila morti in più, che secondo il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe un solo colpevole: lo smog. Tutti i principali quotidiani hanno riportato la notizia, ma dubbi su questa analisi sono sorti a molti, anche perché, come spesso accade in questi casi, dopo l'allarme non sono seguite analisi concrete a conferma di questa tesi.

Qualche settimana prima sull'Avvenire era comparso un articolo a firma di Gian Carlo Blangiardo, docente di demografia all'Università Milano Bicocca, che con la giusta competenza e misura ha analizzato questi dati. La mancanza di dettagli sull'età dei decessi non permette una sentenza definitiva, ma secondo il professore le cause di questo aumento di decessi potrebbero essere legate a motivi diversi. Il primo è l'invecchiamento generale della popolazione, che in questi anni ha visto la propria età media allungarsi notevolmente, ma che ha anche dovuto fare i conti con una crisi economica che ha toccato anche la sanità, con possibili conseguenze sui soggetti più deboli come gli anziani. Ad essere principalmente sotto osservazione è quindi il welfare, soprattutto se si considera che l'aria che si respira oggi è di molto migliorata rispetto a quella che si respirava nelle città venti o trent'anni fa, grazie alle nuove tecnologie e ai numerosi limiti imposti dagli Stati per aziende e catene automobilistiche.

 

2) Il divieto di festeggiare il Natale in Brunei

Mentre milioni di italiani erano impegnati a prepararsi per i vari pranzi natalizi con parenti ed amici, su media e social network si è scatenata una bufera quando alcune testate hanno attaccato lo Stato islamico del Brunei, che secondo quanto scritto avrebbe vietato a chiunque di festeggiare il Natale. Innanzitutto, il motivo di tanto sconcerto è abbastanza strano, soprattutto se si considera che il Brunei è un piccolo Stato che non nasconde la propria struttura dittatoriale e che ha come religione ufficiale l'Islam.

Il confronto tra il Brunei e le democrazie occidentali è probabilmente poco sensato, ma la notizia è stata comunque riportata in maniera non del tutto corretta, esasperando forse un sentimento di intolleranza nei confronti di una religione che da anni è accostata ai peggiori attentati in Europa e Stati Uniti. Il divieto è stato realmente applicato, ma riguardava soltanto le manifestazioni pubbliche e soprattutto era diretto ai cittadini musulmani, che si temeva potessero lasciarsi influenzare da una festività “eretica”, danneggiando la propria fede. I cristiani che vivono nel Brunei sono stati invece liberi di festeggiare le proprie festività nelle proprie case e con la propria comunità, con l'unica condizione che le celebrazioni non coinvolgessero musulmani.

 

3) Buttate il DAS, contiene amianto

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Il DAS è una pasta molto utilizzata dai bambini per creare piccole sculture e sviluppare la propria creatività, è spesso presente negli asili ed è molto amato proprio perché dà la possibilità ai più piccoli di esprimere le prime scintille del proprio estro artistico. In questi giorni però lo Scandinavian Journal of Work Environment and Health ha pubblicato uno studio secondo il quale la pasta modellabile DAS conterrebbe amianto in grandi quantità, una notizia che ha preoccupato moltissimi genitori.

Il team che ha svolto la ricerca è composto da italiani, così com'è italiana l'azienda che dal 1994 ha rilevato il marchio DAS, e che ha prontamente spiegato la situazione attuale: «Fila - si legge in una nota - precisa che il prodotto in commercio in Italia e all'estero è perfettamente sicuro e pienamente conforme alle normative vigenti. Lo studio condotto dall'Ispo sulla possibile presenza di fibre di amianto nella composizione del Das si riferisce, come correttamente specificato, alla pasta Das che veniva prodotta e commercializzata da Adica Pongo tra il 1663 e 1975». Nessun rischio quindi per i nostri bambini, ma qualche problema potrebbe esserci se in casa abbiamo ancora qualche scultura costruita con il Das risalente a quel periodo: se l'oggetto è integro non ci sono conseguenze, ma in caso di rottura potrebbero liberarsi nell'aria fibre d'amianto pericolose per la salute.

 

4) Mark Zuckerberg regalerà
le proprie azioni Facebook ai propri utenti

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, è stato recentemente sulle prime pagine di tutti i giornali dopo l'incredibile donazione del 99 percento delle proprie azioni in beneficienza, per un valore di circa 45 miliardi di dollari. I dubbi che questa mossa sia davvero un gesto di estremo altruismo sono molti, come spiegato, tra gli altri, dal Post, ma c'è chi ha voluto approfittare di quest'immagine da benefattore per lanciare una bufala davvero poco credibile.

Un messaggio diffuso sui social network, primo tra tutti ovviamente Facebook, annunciava un altro gesto benefico di Mark, che questa volta avrebbe voluto premiare i propri utenti, grazie ai quali ha raggiunto il suo incredibile successo. La donazione ammonterebbe al valore di 4,5 milioni delle sue azioni Facebook, e a spingerlo a questa generosità sarebbe la volontà di dimostrare il potere dell'interconnessione tra persone. Ovviamente si trattava di una bufala, ma qualcuno ci ha creduto, così ha contribuito a condividere il messaggio in maniera virale, come richiesto nel messaggio stesso, per poter aderire alla campagna ed essere inseriti in questa schiera di fortunati.

 

5) Cuccioli di labrador in regalo,
verranno soppressi entro il 13 febbraio

Le bufale che circolano sul web sono moltissime, e per quanto ci si sforzi di spiegare ad amici e conoscenti che si tratta di notizie false, ci sarà sempre qualcuno che abboccherà, anche quando si tratta di catene di Sant'Antonio che circolano ormai da anni. In queste settimane ha conquistato nuovamente popolarità una vecchia bufala, che mostra in una fotografia alcuni cuccioli di labrador, disponibili per l'adozione gratuita, ma con un termine ben preciso. «Chi ne prende uno gratis? - si legge - altrimenti i proprietari li faranno sopprimere entro la prossima settimana (13 Febbraio). Anche se non lo prendi, mi aiuti a spargere la voce?» e a seguire i presunti contatti per chiunque fosse interessato.

Non è bastato l'evidente errore temporale per far sorgere più di un dubbio, così molti amanti degli animali hanno condiviso l'immagine, con gli ovvi commenti polemici nei confronti dei padroni. In effetti, non si capisce con che motivazione qualcuno dovrebbe decidere di sopprimere dei cuccioli di razza, che nella peggiore delle ipotesi sarebbero ben accolti in un canile e probabilmente comunque adottati in pochissimi giorni. Il finto annuncio però circola ormai da moltissimi anni, l'indirizzo email indicato come contatto non esiste e probabilmente i cani mostrati nella fotografia sono ormai più che adulti e da anni tengono compagnia ai propri padroni.

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