Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Potremo leggere ancora Topolino

Cinque notizie che non lo erano Potremo leggere ancora Topolino
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1) L'allarme della polizia: non usate le emoji di Facebook

Emoji Fb

Da alcune settimane Facebook ha modificato il modo degli utenti di interagire con i contenuti pubblicati, aggiungendo al semplice MiPiace altre cinque reazioni disponibili. Lo stesso Zuckerberg mesi fa aveva spiegato di voler dare la possibilità alle persone di far sentire il proprio supporto ad un amico anche nei casi in cui i post pubblicati avessero contenuti poco piacevoli, non adatti quindi a un semplice apprezzamento.

Ora, Il Giornale, in un articolo del 13 maggio, ha messo in guardia circa l'utilizzo di queste reazioni, parlando addirittura di un allarme lanciato dalla polizia belga, che riterrebbe questo sistema pericoloso. Non esiste però nessun allarme: la polizia belga, come molti altri prima, ha soltanto spiegato che l'utilizzo di questi pulsanti, così come ogni altra azione svolta sul social network, è utilizzata come meccanismo di profilazione. In poche parole Facebook utilizza le informazioni di ogni utente, i suoi like, le pagine seguite, gli eventi e i luoghi visitati per proporre contenuti che più facilmente possono interessare e quindi attirare clic. Non si tratta certo di una novità, ma di un sistema usato anche dai motori di ricerca come Google per mostrare le pubblicità che più possono avvicinarsi ai gusti del singolo utente.

 

2) Le bufale sul disastro EgyptAir

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Il disastro dell'aereo EgyptAir partito da Parigi e diretto al Cairo è ancora un mistero, le diverse parti coinvolte sembrano avere dato versioni discordanti e in particolare l'impressione è che il governo egiziano sia ancora una volta poco trasparente. Gli incidenti, per questa compagnia, non sono purtroppo una novità, tanto che nel 2009 i funzionari dell'Unione Europea avevano espresso preoccupazione per alcune «carenze sistemiche» nella sicurezza degli aerei EgyptAir.

Con queste premesse, non c'è da sorprendersi se si siano fatte facili speculazioni su questo incidente e che si siano diffuse un gran numero di bufale sul web. Le Monde, in un articolo tradotto da Fanpage.it, ha raccolto le principali notizie false che sono circolate in questi giorni. La prima fotografia del disastro aereo ad esempio, pubblicata su Twitter, risaliva in realtà al 9 marzo e riguardava un'operazione della Marina Militare del Bangladesh. Sempre su Twitter, un utente aveva raccontato di aver perso la madre nel disastro aereo, attirando anche l'attenzione dei giornali, che hanno però scoperto l'inganno. Infine è stato diffuso l'audio di quella che sembrava essere una rivendicazione dello Stato Islamico, ma la registrazione si è poi rivelata essere relativa all'attentato dell'aereo russo precipitato sul Sinai.

 

3) Attenzione alla nuova terribile droga: si chiama THC

Il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere sembra essersi al momento affievolito, dopo la mobilitazione dell'estate scorsa che aveva portato a una proposta di legge condivisa trasversalmente da molti partiti. L'argomento è molto complesso e l'impressione è che spesso ci sia una mancanza di informazione adeguata, tanto che sia i cittadini che gli stessi legislatori sembrano essere molto confusi in merito.

Una conferma di questa confusione è stata data da un surreale servizio andato in onda il 17 maggio sul TG 3 della regione Piemonte, durante il quale è stato lanciato l'allarme: attenzione ad una nuova terribile droga, si chiama THC e sta diventando molto popolare tra gli adolescenti. L'allarme sarebbe stato lanciato dalla Asl durante un convegno che riportava alcuni interessanti dati a proposito del consumo di droga, in particolare da parte dei più giovani. Non sembra aver destato alcun dubbio nei giornalisti il fatto che i tecnici della ASL intervistati a seguito del convegno non abbiano mai citato questa "nuova" droga, riferendosi soltanto alla cannabis. Il THC è infatti il principio attivo presente proprio nella cannabis, non si tratta di una nuova sostanza ma di un composto chimico che è presente in queste piante da sempre e che ne influenza gli effetti sull'uomo. L'unico allarme lanciato in tempi recenti e che riguardava proprio il THC si riferiva alla percentuale di questa sostanza presente nella cannabis, che è diventata molto maggiore rispetto a dieci o vent'anni fa a causa delle nuove specie create in laboratorio.

 

4) Topolino chiude i battenti: mercoledì l'ultimo numero

Il fumetto di Topolino ha accompagnato intere generazioni con storie avvincenti, ben strutturate e spesso educative. Molte persone, anche raggiunta l'età adulta, non hanno mai smesso di leggere le storie ambientate a Topolinia o Paperopoli e collezionano gelosamente tutti i propri albi.

Secondo quanto scritto su alcuni blog, però, il fumetto della Disney sarebbe giunto al capolinea, in Italia potrebbe non essere più prodotto ed il numero 3157 potrebbe essere l'ultimo. La decisione sarebbe soltanto questione di tempo, l'azienda non riuscirebbe più a sostenere i costi di produzione e valuterebbe in futuro di riprendere la distribuzione soltanto in formato digitale.

La notizia fortunatamente è falsa ed è tratta da una vecchia notizia vera che riguardava però la Grecia. Nel Paese ellenico, infatti, il 3 settembre 2013, dopo 48 anni di attività, ha chiuso definitivamente la produzione locale di Topolino. L'azienda locale non ha retto alla terribile crisi che attanaglia il Paese ormai da diversi anni e che ha naturalmente coinvolto anche un settore come l'editoria, che anche altrove è in grave difficoltà.

 

5) Un fisico del CERN: «Abbiamo creato qualcosa di mostruoso»

Gli studi e gli esperimenti fatti nei laboratori del CERN di Ginevra sono talmente complessi ed avanzati da essere difficilmente comprensibili ai non addetti ai lavori. Alcune persone ne intuiscono l'importanza scientifica e riconoscono i grandi meriti degli scienziati, ma altre sembrano quasi contrariate dall'impiego di persone e mezzi per un'attività concretamente poco tangibile.

Sui social network sono circolate in questi giorni le dichiarazioni di un fisico del CERN che avrebbe svelato segreti inquietanti sulle attività svolte nel centro di ricerca: «Le indiscrezioni - si legge - parlano di strani oggetti che sarebbero stati visti materializzarsi all'interno dell'acceleratore durante alcuni test, utilizzato presumibilmente come una sorta di portale per altre dimensioni e persino come una devastante arma». Il racconto però è stato tratto da un gruppo su Reddit chiamato NoSleep, che raccoglie storie horror scritte dagli utenti. Anche il nome dello scienziato, tale Edward Mantill, è un nome inventato e che infatti non figura da nessuna parte nell'elenco ufficiale delle persone che lavorano all'interno del CERN.

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