Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Come la truffa dell'energia elettrica

Cinque notizie che non lo erano Come la truffa dell'energia elettrica
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1) Basta un "Sì" detto al telefono
per cambiare fornitore di energia elettrica

La trasmissione televisiva Le Iene ha mandato in onda il 19 marzo un servizio che vedeva come protagonista un'anziana coppia, truffata da un call center che, a loro insaputa, aveva cambiato il loro fornitore di energia elettrica. Secondo quanto mostrato, sarebbe bastato un semplice , pronunciato al telefono dalla moglie, per creare una finta registrazione che testimoniasse l'assenso al cambiamento di utenza. Il consiglio dato al termine della storia è semplice: se non sapete chi vi ha chiamato, evitate di dire . La cautela, in queste circostanze, è sempre un buon consiglio ma è necessario anche sapere che la legge da tempo esclude la possibilità di concludere contratti telefonici e prevede l'obbligo da parte delle controparti di firmare un regolare contratto cartaceo, in cui il cliente ha la possibilità di visionare e valutare tutte le clausole. Altroconsumo ha pubblicato un'interessante guida in proposito, a tutela del consumatore.

 

2) Il movimento islamico si candida a Padova

Hanno fatto molto scalpore alcuni volantini che sono stati trovati per le vie di Padova, nei quali veniva presentato il nuovo movimento islamico italiano, apparentemente in corsa per le prossime elezioni locali. I punti principali del movimento sarebbero la costruzione di una grande moschea a Padova, la legalizzazione della poligamia e una politica ispirata ai valori religiosi. L'azione di volantinaggio è stata denunciata da due esponenti di Fratelli d'Italia ma, dopo una verifica, sembra che si tratti di uno scherzo, volutamente provocatorio, a opera di ignoti. Nessuno dei riferimenti presentati sui volantini, a partire dal sito web e dalla pagina Facebook, esistono realmente e non c'è alcuna traccia concreta di questo movimento.

 

3) Un uomo risorge dopo mesi e torna a casa

Le notizie che circolano sul web a volte sono davvero incredibili, ma è sufficiente che provengano da un portale che abbia un nome rassicurante per convincere migliaia di persone. È proprio questo il caso di una bufala che sta circolando in questi giorni sui social network, in cui si racconta l'incredibile storia di un uomo peruviano che sarebbe risorto dopo addirittura tre mesi dalla sua morte. Il Giornale Italiano ha diffuso la notizia, nonostante il nome nella sezione informazioni del portale specifica di non essere una testata giornalistica e che alcune notizie potrebbero essere inventate a scopo satirico.

 

4) Da oggi ci saranno sanzioni
per chi non giustifica i propri prelievi al bancomat

I controlli da parte del fisco in questi anni si sono fatti sempre più puntuali, causando qualche disagio ma permettendo anche allo Stato di raggiungere risultati notevoli in materia di lotta all'evasione. L'ultima imposizione delle autorità sarebbe però molto invasiva, almeno secondo quanto scritto da alcuni blog in questi giorni, e obbligherebbe il privato cittadino a giustificare ogni prelievo fatto al bancomat. Il governo avrebbe disposto che ad ogni prelievo si debba corrispondere una giustificazione della spesa per cui i contanti saranno utilizzati, in modo da accertare che non saranno usati per scopi illeciti. Questa stretta però non c'è mai stata nei confronti dei cittadini ma riguarda soltanto gli imprenditori, come spiegato dal Sole24Ore.

 

5) La Russia darà 1000 euro al mese
a chi accoglierà un cane in casa

La propaganda che alimenta la figura mitologica di Vladimir Putin passa anche dalle tantissime bufale a suo favore che vengono diffuse sul web e che spesso vengono tratte direttamente da siti direttamente riconducibili al presidente russo. Secondo quanto scritto su un articolo, molto condiviso su Facebook, uno degli ultimi provvedimenti voluti da Putin prevederebbe un contributo di mille euro al mese per ogni cittadino che decida di accogliere in casa propria un cane. La decisione sarebbe stata presa per combattere il randagismo e premiare le persone di buon cuore, dando loro il giusto supporto economico per prendersi cura della bestiola. Ovviamente si trattava di una bufala diffusa dall'ormai noto sito specializzato Il Fatto Quotidaino, di cui in passato hanno parlato anche le Iene.

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