rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano come le merendine che paralizzano

Cinque notizie che non lo erano come le merendine che paralizzano
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1. Ogni giorno in Italia ci sono 200 episodi di antisemitismo

L'assegnazione della scorta per la senatrice a vita Liliana Segre ha riaperto il dibattito mediatico sulla situazione dell'intolleranza in Italia, facendo luce sul problema, ma portando anche molta confusione su alcuni numeri.
Alcuni giornali hanno parlato di 200 episodi di antisemitismo registrati ogni giorno, facendo confusione forse con il numero di post discriminatori, sicuramente molto alto, di cui è spesso vittima anche la senatrice. La relazione dell'Osservatorio antisemitismo del CDEC, citato da più fonti, riporta un totale di 189 episodi registrati da gennaio a settembre del 2019, un numero preoccupante e in crescita rispetto ai 130 episodi del 2016 e 2017, ma comunque ben più contenuto.

 

2. La foto dell'anziano che aiuta un ragazzo ad annodare la cravatta

Si è molto diffusa su Twitter e Facebook una fotografia che, secondo quanto riporta la descrizione di chi l'ha diffusa, mostrerebbe un anziano italiano aiutare un giovane ad annodarsi la cravatta, poco prima di un colloquio di lavoro.
L'immagine, che vorrebbe evidenziare un esempio di integrazione nostrana, è reale, ma non è stata scattata in Italia, bensì nella stazione metropolitana di Atlanta, negli Stati Uniti ed è stata pubblicata per la prima volta su Facebook il 15 novembre del 2015.

 

3. Le merendine paralizzanti dalla Turchia

La scorsa settimana è circolato molto un presunto allarme su una particolare marca di merendine, prodotte in Turchia, che conterrebbero delle sostanze molto pericolose, in grado addirittura di portare alla paralisi una volta ingerite.
Si trattava ovviamente di una bufala, simile ad altre che sono circolate in questi anni coinvolgendo specifici Paesi o aziende, che a causa di fake news del genere rischiano però di subire danni economici non trascurabili. Il motivo della diffusione di questi falsi allarmi risiete forse nel tentativo di screditare un Paese, la Turchia, molto criticato per le sue recenti scelte politiche e militari.

 

4. La foto all'interno di un centro islamico a Roma

L'8 novembre è stato pubblicato su Facebook un post che mostrerebbe un gruppo di donne all'interno di un centro islamico a Roma, completamente coperte dai burqa. L'autore con questa immagine ha voluto sottolineare l'incompatibilità culturale di persone che, secondo quanto scritto, non vorrebbero integrarsi ma soltanto colonizzare l'Italia. La fotografia è già circolata lo scorso marzo e in quella occasione era già stato chiarito che si trattava di una fake news: l'immagine è infatti stata scattata in Afghanistan e risale al 2009, periodo durante il quale governava il regime talebano.

 

5. Iphone gratis in tutta Italia

Potrebbe esservi capitato in questi giorni di imbattervi in un articolo che riportava il logo e l'intestazione tipici del sito di Repubblica e che annunciava una nuova iniziativa di Apple, pronta a regalare 2.777 iPhone in tutta Italia. Un magazzino dell'azienda sarebbe stato colpito da un incendio, rendendo impossibile la vendita dei telefoni conservati al suo interno, che dovrebbero quindi essere regalati ai primi che ne faranno richiesta. Anche in questo caso si trattava di una bufala, ma l'impaginazione e i loghi utilizzati hanno tratto in inganno molte persone, che potrebbero essersi convinte a inserire nel falso sito i propri dati sensibili.

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