Cinque notizie che non lo erano Roma-Pescara, macché sei ore!
1) Annamaria Franzoni è parente di Romano Prodi
La notizia del ritorno in libertà di Annamaria Franzoni ha riacceso il dibattito sul delitto di Cogne, di cui per anni s'è discusso soprattutto fuori dalle aule dei Tribunali. È tornata a circolare anche una fake news che all'epoca dei fatti era diventata talmente popolare da essere considerata ormai un fatto acquisito, nonostante si trattasse di un errore. Secondo molti, infatti, la Franzoni avrebbe da sempre goduto di trattamenti di favore grazie alla sua presunta parentela con Romano Prodi, di cui sarebbe addirittura cognata. Nel 2002 però era arrivata la decisa smentita del diretto interessato: si trattava soltanto di un caso di omonimia.
2) Pertini che bacia la bara del Maresciallo Tito
La giornata per il ricordo delle Foibe è purtroppo diventata l'ennesima occasione sui social per diffondere fake news e disinformazione in merito a un evento tragico del passato. Una delle bufale più diffuse attaccava l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che, secondo quanto scritto e mostrato in alcune fotografie, avrebbe baciato la bara del dittatore Tito in segno di rispetto. Il Presidente era presente al funerale come molti rappresentanti di altri Stati, dal Presidente del Consiglio Cossiga alla premier inglese Tatcher, ma l'analisi di Open ha chiarito che la fotografia in cui Pertini bacia la bara è stata scattata durante i funerali di Enrico Berlinguer. In occasione del funerale di Tito non ci sarebbe stato invece alcun gesto reverenziale.
3) Per arrivare da Roma a Pescara in treno ci vogliono almeno 6 ore
Il dibattito sulla Tav dura ormai da mesi e negli ultimi giorni è diventato sempre più aspro, con la consegna delle relazioni tecniche svolte dal Ministero dei Trasporti che dovrebbero stabilirne la convenienza economica. Interpellato sull'argomento, il vicepremier Di Maio ha spostato l'attenzione sulla situazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara, che non sarebbe percorribile in meno di 6 ore. Un rapido fact-checking sul sito delle ferrovie italiane svela però l'errore piuttosto evidente del ministro: il tempo medio di percorrenza è infatti di circa 3 ore e 22 minuti utilizzando un treno Regionale Veloce.
4) L'Italia è l'unica nazione dell'Unione Europea a non aver riconosciuto Guaidò
La complessa situazione del Venezuela ha spinto molti Stati ad assumere una posizione decisa, tra chi s'è detto a favore dell'attuale presidente Maduro e chi invece ritiene la sua elezione illegittima e appoggia il capo dell'opposizione Guaidò. La posizione italiana è stata per molte settimane poco chiara, soprattutto a causa dei contrasti tra i due partiti di governo, anche se nella giornata di martedì la Camera ha approvato una risoluzione che dichiara illegittima l'elezione di Maduro. Secondo quanto scritto da alcuni, l'Italia sarebbe però l'unica Nazione europea a non aver riconosciuto il Presidente dell'Assemblea Nazionale Guaidò come presidente ad interim, invocando genericamente nuove elezioni. L'Italia è in effetti l'unico dei grandi Stati dell'Unione a non aver ancora dato il suo appoggio in maniera palese a Guaidò, ma all'interno dell'Unione altri Stati non si sono pronunciati: Grecia, Cipro, Irlanda, Romania, Slovacchia e Slovenia.
5) Il vincitore di Sanremo era un elettore della Lega
È circolato su Facebook un post attribuito al vincitore di Sanremo, Mahmood, che si sarebbe detto molto arrabbiato per gli insulti ricevuti dopo la sua esperienza al Festival. Nel suo messaggio, il cantante rivelerebbe di aver votato la Lega alle ultime elezioni, ma di aver cambiato idea sui suoi elettori dopo le molte critiche e accuse che si sono lette sul web, soprattutto riferite alla sua provenienza. Il post però è stato creato da una pagina satirica di Facebook e non ha nulla a che fare con il cantante, che a quanto risulta non si è mai apertamente schierato per nessun partito politico.