Cinque notizie che non lo erano Tante, naturalmente, sulla politica
1) CAF presi d'assalto per richiedere il reddito di cittadinanza
La proposta del Movimento 5 Stelle di creare una sorta di reddito di cittadinanza ha probabilmente pesato nell'esito elettorale, pur non essendo l'unico motivo che ha spinto molti cittadini a scegliere il partito di Grillo e Di Maio. A partire da lunedì, diversi giornali hanno riportato di un vero e proprio assalto ai CAF, soprattutto in Puglia, dove moltissime persone si sarebbero recate per chiedere l'assegnazione del reddito di cittadinanza, come promesso in campagna elettorale. La notizia, ridimensionata solo dopo diversi giorni, era però meno clamorosa. Qualche caso si è effettivamente verificato, ma non ci sono state code interminabili e richieste di massa, come inizialmente riferito.
2) Il voto non concesso agli italiani all'estero
La trasmissione televisiva Le Iene ha trasmesso l'11 marzo un servizio che denunciava i gravi disservizi che avrebbero colpito migliaia di italiani residenti all'estero. Nonostante la richiesta, non sarebbero stati in grado di esprimere il proprio voto per le elezioni politiche perché non avrebbero ricevuto dallo Stato la documentazione necessaria. La Farnesina è intervenuta con un comunicato ufficiale, bollando il servizio come "bufala". In seguito alle dovute verifiche, si è scoperto che la metà degli intervistati non erano ancora ufficialmente residenti all'estero e che addirittura uno degli intervistati avrebbe ricevuto sia la documentazione che, come richiesto, un duplicato.
3) I parenti di Di Maio e Salvini
Le bufale che riguardano i politici e i loro presunti parenti sembrano seguire i personaggi più in vista. Negli scorsi mesi a subire questo genere di diffamazioni erano soprattutto gli esponenti del centrosinistra, mentre in questi giorni il lato peggiore del web si è scagliato soprattutto contro i vincitori dell'ultima tornata elettorale: Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Stanno circolando in queste ore diverse fotografie che ritrarrebbero il padre di Di Maio, che avrebbe uno stipendio da portaborse da 15mila euro, e la presunta sorella di Matteo Salvini, che avrebbe vinto un sostanzioso appalto per la gestione dei migranti. Come sempre accade in questi casi, si tratta di bufale. La prima immagine ritrae un comico, che non ha alcuna parentela con Di Maio, mentre la seconda è addirittura un fotomontaggio creato con un'applicazione che ha trasformato Matteo Salvini in una sua ipotetica versione al femminile.
4) La finanza islamica sbarca a Milano
Gli autori di Vice.com hanno creato in questi giorni un interessante esperimento sociale, creando una bufala su misura per verificare quanto sia semplice diffondere una notizia falsa. La fake news raccontava dell'arrivo a Milano di una grande compagnia saudita e del presunto sbarco della finanza islamica in Italia. Per dare maggiore credibilità alla storia è stato creato anche un sito della falsa compagnia, dei falsi profili social ed una serie di falsi curriculum. Il blogger David Puente, indagando più a fondo, ha scoperto che gli elementi poco convincenti erano troppi per credere che fosse tutto vero. Intanto però l'esperimento sociale è perfettamente riuscito, moltissime testate hanno infatti rilanciato la notizia senza porsi troppi dubbi sulla sua genuinità.
5) Soros finanzia +Europa, Lega e 5 Stelle
È stata diffusa sui social un'immagine che mostrerebbe alcune donazioni fatte da una fondazione con a capo l'imprenditore George Soros. La sua società avrebbe versato centinaia di migliaia di euro a diversi partiti italiani, in particolare a Lega, 5 Stelle e +Europa. La motivazione di queste donazioni, secondo quanto scritto, sarebbe la volontà di Soros di influenzare la gestione dell'immigrazione in Europa, favorendo l'ingresso di nuovi stranieri. Il sito Nextquotidiano ha scoperto che si trattava di un'immagine contraffatta, anche se non è del tutto chiaro chi sia stato a diffonderla. Come spesso accade in questi casi, è probabile che la bufala sia partita da un'area politica che da sempre indica Soros come uno dei principali responsabili dell'aumento dei flussi migratori.