Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Come un twitter della Appendino

Cinque notizie che non lo erano Come un twitter della Appendino
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1) La birra proposta ai bambini in un vecchio spot

La morale e la conoscenza dei consumatori è molto cambiata nel corso dei decenni ed alcuni spot pubblicitari del passato, visti ora, appaiono quasi incredibili. La nota azienda Heineken, negli anni Cinquanta, avrebbe addirittura creato dei manifesti che invitavamo i genitori a far bere birra anche ai bambini. L'immagine è circolata su diversi gruppi Facebook, ma si trattava soltanto di un fotomontaggio, creato in occasione di un concorso di Photoshop. Lo spot originale, come spiegato da Snopes, era comunque piuttosto discutibile, perché promuoveva il consumo della bevanda 7-Up per bambini molto piccoli.

 

2) Barack Obama si inchina di fronte al presidente iraniano

La decisione di Donald Trump, annunciata alcuni giorni fa, di ritirare la partecipazione degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare iraniano ha causato non pochi problemi diplomatici. La scelta però è coerente con la volontà del presidente americano di invertire completamente la rotta dettata dal suo predecessore, Barack Obama. I sostenitori di Trump hanno accolto la notizia con apprezzamento e molti hanno accusato Obama di essersi per troppi anni "inchinato" alle richieste dei leader mediorientali. È anche circolata un'immagine, rivelatasi poi falsa, che mostrava un vero e proprio inchino che l'ex presidente americano avrebbe rivolto al presidente iraniano in occasione di un vertice bilaterale tra i due paesi. Si trattava in realtà dell'unione tra due fotografie che però non sono in alcun modo collegate tra loro.

 

3) Il tweet di Chiara Appendino sull'auto a idrogeno

Il sindaco di Torino Chiara Appendino ha partecipato qualche giorno fa a una prova su strada di una nuova auto a idrogeno prodotta dalla Toyota. In occasione di questo evento, testimoniato anche da una foto, il sindaco avrebbe pubblicato un tweet molto controverso: «Costa poco meno di 66mila euro. Non capisco perché invece di lamentarsi dei blocchi del traffico, i cittadini non optano per soluzioni economiche che salvaguardano la salute di tutti noi». L'immagine di questo tweet è circolata sui social network, raggiungendo migliaia di utenti e scatenando le inevitabili polemiche. Il tweet però era un falso, come spiegato dal blogger David Puente, creato con un servizio che svolge proprio questa funzione per fini goliardici.

 

4) A fine anno tornerà il servizio di leva

Il servizio di leva, almeno secondo quanto scritto su alcuni blog in questi giorni, sarà ripristinato a partire dal prossimo anno. Già da ottobre 2018, si legge, tutti i ragazzi che compiranno i diciotto anni nel 2019 dovranno scegliere una destinazione ad almeno 300 chilometri di distanza dove svolgere il servizio militare obbligatorio, che avrà la durata di 18 mesi. È prevista per questo periodo anche una retribuzione minima, di circa 900 euro, che però potranno essere accreditati ai giovani soltanto al termine del periodo di leva. Si trattava però di una bufala, non del tutto nuova, che è stata aggiornata per essere più credibile. Il sito che l'ha condivisa è infatti uno dei tanti siti che nelle sue disclamer si definisce un sito di "satira".

 

5) Il gatto che ha ereditato un milione di euro

La storia di un fortunato gatto che avrebbe ereditato addirittura un milione di euro è stata raccontata da molti siti web in questi giorni. La vicenda è piuttosto strana e l'unica fonte che la conferma sembra essere una fondazione, contattata da alcuni giornalisti. Il blogger David Puente è però andato più a fondo nella vicenda, ed ha scoperto che la fondazione sembra non esistere nemmeno. Si trattava quindi probabilmente di una bufala, creata come molte altre da professionisti delle fake news, di cui aveva parlato anche il Corriere.

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