A quattro anni

Cinque vantaggi del liceo accorciato

Cinque vantaggi del liceo accorciato
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Il ministro Valeria Fedeli ha firmato nei giorni scorsi il decreto che avvia per l’anno scolastico 2018/19 la sperimentazione in cento scuole italiane del liceo concentrato in quattro anni. Ecco cinque motivi per cui questa può essere considerata una buona idea.

1) Risparmio e nulla da perdere. Ben 17 anni fa l’ex ministro dell’Istruzione aveva proposto una riforma di questo tipo. Con tempi italici ora si arriva almeno a una sperimentazione. In realtà il liceo a quattro anni esiste già in due scuole paritarie: il San Carlo di Milano e il Guido Carli di Brescia, e proprio quest’anno si concluderà il primo ciclo. 13mila ore passate in classe per completare il curriculum scolastico non sono poche. Ridurle di un minimo può essere un’idea per dare anche più sprint a tutto il sistema. Inoltre, secondo l’analisi del Sole 24 ore, il taglio del quinto anno delle superiori porterebbe a un risparmio di un miliardo e mezzo di euro.

 

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2) Allineamento europeo. Questa opzione ci allinea con le scelte fatte dai Paesi dell’Europa occidentale. Oggi questa è la situazione. L’Unione europea si divide in due gruppi principali: da una parte l’ex Europa dell’Est, i Paesi nordici e l’Italia, in cui il ciclo si conclude a 19 anni; dall’altra gli Stati dell’Europa occidentale, in cui il diploma si consegue a 18. La Germania è a metà strada (le scuole di questo livello terminano a 18 o 19 anni a seconda dell’indirizzo scelto).

3) Verso le famiglie e la società. Il liceo a quattro anni viene incontro a una domanda vera da parte delle famiglie, come dimostra la massiccia adesione delle scuole al bando che alla fine ne sceglierà solo cento. Oggi i tempi delle scuole superiori sembrano troppo rallentati, quasi funzionali a un sistema che non riesce a inserire giovani nel mondo del lavoro e quindi li tiene parcheggiati in un sistema scolastico prolungato, inventandosi anche soluzioni macchinose come l’alternanza scuola lavoro. Questa sperimentazione può essere una scommessa non solo per la scuola.

 

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4) Uno spazio d'eccellenza. Il liceo di quattro anni diventerà inevitabilmente un liceo di serie A. Questo potrebbe apparire non bello. D’altra parte oggi le superiori italiane scontano un aumento esponenziale dei “bisogni speciali” che specie in zone di periferia rallentano i percorsi di apprendimento. La scuola da questo punto di vista è un insostituibile ammortizzatore di emergenze sociali, a cominciare dall’inclusione degli stranieri. Tuttavia liberare spazi per far crescere delle eccellenze può essere alle fine tradursi in un beneficio per tutti.

5) Una didattica innovativa. Il liceo di quattro anni per forza di cose dovrà essere un laboratorio di sperimentazioni. Nel bando infatti si precisa che le proposte dovranno distinguersi per un elevato livello di innovazione per quanto riguarda in particolare i piani di studio l’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica. Può essere l’occasione per avviare una didattica innovativa. Ad esempio, per introdurre il lavoro di gruppo, la compattazione (lo studio di quattro discipline nel primo quadrimestre e altrettante nel secondo, ndr), per superare il vecchio modello della lezione frontale e optare per le classi capovolte dove tutti gli studenti partecipano attivamente.

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