Cisano, giù la vecchia fornace Se n'è andato un pezzo di storia

A Cisano se n’è andato un pezzo di archeologia industriale: abbattuto il fabbricato denominato «ex Fornace Comolli», adiacente alla strada provinciale 171, che taglia il traffico tra Cisano e Villa d’Adda passando per l’antico borgo di Odiago. Subito dopo il ponte ferroviario, sulla riva destra del torrente Sonna, per decenni, questa grossa costruzione ha dominato silenziosamente la scena. D’ora in poi, di essa, resteranno solo fotografie e ricordi di chi ci ha lavorato.




La ditta Comolli, che attualmente ha sede a pochi passi dalla vecchia fornace e si occupa della vendita di legname, ha più di un secolo di storia. Nata nel 1880 come officina meccanica idraulica, agli inizi del Novecento si è ampliata con una segheria. La costruzione di forni ha permesso la lavorazione del cemento e della calce, poi negli anni Ottanta si è deciso di dar proseguimento e valore esclusivamente alla segheria. Con la demolizione del fabbricato se ne va l’evidente testimonianza della produzione di mattoni da parte dell’impresa. La fornace è stata costruita intorno alla metà del secolo scorso, in sostituzione di altri due forni. «E’ rimasta in funzione per poco tempo – ha spiegato il titolare dell’azienda Alessandro Comolli – Dopo circa dieci anni dalla sua messa in funzione, verso il 1966, si è ritenuto opportuno chiuderla. La cava del materiale era a Sotto il Monte e il trasporto era troppo dispendioso». Anni fa la struttura era stata venduta all’azienda «Benedetti srl» di Cisano Bergamasco, attuale proprietaria.