Un pareggio da mordersi le mani
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Dovrebbe essere un buon punto, dovremmo essere contenti di un pareggio strappato in rimonta e invece l’Atalanta lascia lo stadio Olimpico di Torino con il grandissimo rammarico di aver lasciato per strada due punti che sarebbero stati strameritati. La sfida tra i granata e i nerazzurri si chiude sul punteggio di 1-1, al vantaggio iniziale di Iago Falque risponde Petagna nella ripresa, ma tra i due allenatori è Gasperini a recriminare per una gara giocata male nei primi 25-30 minuti ma letteralmente dominata fino al 93’.
Le occasioni incredibili gettate al vento sono di Zukanovic, Gomez, Petagna e Kurtic (ben 3 volte), la formazione orobica chiude con una dimostrazione di forza netta e completa che certamente farà ricredere il tecnico del Torino che aveva definito nei giorni scorsi “la più debole delle prime 8” la Dea. In attesa della chiusura del mercato, l’Atalanta offre al calcio italiano l’ennesima grande prova di carattere e di organizzazione tecnico tattica.
Piccola sorpresa per Gasperini nelle scelte iniziali dei titolari. In difesa, per la prima volta dopo tempo immemore, rinuncia a Masiello in difesa a favore di Toloi e Zukanovic insieme a Caldara (dimostrazione di come il lavoro in settimana è sempre l’unico giudice per le scelte tecniche), mentre in mezzo al campo il rientrante Kessiè siede in panchina con Freuler e Grassi opposti alla linea granata con compiti di interdizione e di servizio per i due esterni e per gli attaccanti.
Nel Torino, Mihajlovic continua a dare fiducia a Moretti in difesa (panchina per Castan) mentre a centrocampo tocca a Obi dare un po’ di dinamismo con Benassi e Valdifiori a completare lo schieramento. In avanti il tecnico serbo sceglie l’artiglieria pesante, Belotti torna dalla squalifica e riprende il posto da centravanti con Iago Falque e Ljaic ai lati.Giornata fredda, leggera foschia e buona presenza di sostenitori bergamaschi nello spicchio riservato agli ospiti.
Pronti via e l’Atalanta dopo una manciata di minuti dimostra di essere praticamente rimasta negli spogliatoi. Il Torino non è una macchina da gioco, ma nei primi 15 minuti è molto più aggressivo e propositivo rispetto ai bergamaschi con Ljaic e Iago Falque e fare gioco sulle corsie esterne. Al 5’ il numero 14 brasiliano cerca il sinistro velenoso ma Zukanovic fa buona guardia e devia in angolo; al 9’ Ljaic parte da lontano ma il suo destro è debole e si spegne sul fondo mentre l’Atalanta perde tanti palloni e non alleggerisce mai la sterile pressione dei padroni di casa: al 14’ Kurtic ci prova di sinistro. Il suo tiro, però, è impreciso
Il Torino al 16’ passa in vantaggio alla prima conclusione nello specchio della porta, Barreca sulla sinistra si beve in un colpo solo sia Conti (pessimo il suo primo tempo) e Kurtic mettendo al centro un pallone delizioso: al limite dell’area piccola, Iago Falque si stacca e colpisce di testa incrociando sul palo più lontano dove Berisha non può arrivare. Al 21’ l’inizio di gara timido e svagato dell’Atalanta si conclude con il tiro del solito Iago Falque (blocca agevolmente Berisha) e dal momento inizia un’altra partita.
La Dea comincia a macinare gioco e crea pericoli: nel giro di pochi minuti i nerazzurri battono tre angoli consecutivi e sull’ultimo di questi Barreca interviene per anticipare Zukanovic e mette la palla sulla propria traversa. La squadra di Gasperini finalmente comincia a giocare come abbiamo sempre visto e le occasioni per pareggiare ci sono: al 36’ Gomez mette sulla testa di Zukanovic un pallone perfetto, l’incornata è violenta ma Hart è bravo a respingere. Al 37’ Petagna rifinisce per Gomez che dal limite dell’area scarica un destro preciso, l’estremo difensore inglese salva la porta e Conti sceglie sciaguratamente di calciare in porta da posizione defilata invece di servire Petagna libero al centro.
Nel finale di primo tempo, la Dea schiaccia il Torino nella sua metà campo e dopo due minuti di recupero la sensazione è che se la squadra orobica continua a giocare come al solito, il risultato è assolutamente recuperabile. In tutto il primo tempo, l’estremo difensore ospite non corre praticamente mai dei pericoli al contrario del suo omologo granata.
Dopo il riposo la partita continua come nella seconda parte del primo tempo, l’Atalanta è padrona assoluta del campo e dopo un tiro alto di Ljaic (51’) inizia un monologo bergamasco tanto netto quanto imbarazzante. Al 58’ Gomez serve in area Petagna solo davanti ad Hart, ma il numero 29 s’inceppa in area di rigore e l’occasione sfuma. Al 67’ la Dea conquista il pareggio proprio grazie a Petagna che raccoglie l’assist di Kurtic, si destreggia bene in area e batte Hart sul primo palo.
Realizzato il gol dell’1-1, la Dea cerca in tutti i modi di conquistare la vittoria, ma quando sbagli così tanto è normale mangiarsi le mani. Al 69’ Spinazzola arriva fino in fondo e mette sul piede di Kurtic un pallone d’oro chiuso con un tiraccio incredibile in curva; al 74’ è sempre il numero 27 sloveno protagonista in negativo anche se questa volta sul tocco ravvicinato (cross di Gomez) è bravo Hart a dire di no.
Nonostante i cambi di Mihajlovic e il Torino che chiude con quattro attaccanti, l’Atalanta gioca fino al 93’ senza paura e all’84’ Petagna costringe Hart all’ennessima respinta della sua partita. All’89’ il nuovo entrato D’Alessandro mette dentro l’ennesimo grande pallone, ma Kurtic decide di chiudere la sua giornata con un’altra occasione gettata alle ortiche e il risultato non cambia più. Nel recupero un grande intervento in spaccata di Zukanovic sbroglia una matassa complicata, ma al fischio finale il rammarico è grande: partite così, dominate in lungo e in largo, vanno vinte. Senza se e senza ma.
Torino – Atalanta 1-1
Reti: 16’ Iague Falque (T), 67’ Petagna (A)
Torino (4-3-3): Hart, De Silvestri, Rossettini, Moretti, Barreca, Benassi, Valdifiori (73’ Iturbe), Obi (30’ Baselli), Iago Falque, Belotti, Ljajic. All. Mihajlovic
Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Caldara, Zukanovic, Conti, Grassi (46’ Kessiè), Freuler, Spinazzola, Kurtic, Petagna (87’ Pesic), Gomez (85’ D’Alessandro). All. Gasperini
Arbitro: Damato (Tonolini e Gava; Di Iorio; Massa e Baroni)
Ammoniti: 2’ Freuler (A), 62’ Caldara (A), 69’ Moretti (T)