C'è pure chi mangia le aringhe...

L'eterno dilemma della colazione Dolce o salata? (Ma fatela sempre)

L'eterno dilemma della colazione Dolce o salata? (Ma fatela sempre)
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C’è chi la preferisce dolce, chi salata e chi la salta a piè pari. Sono le tre possibili e più frequenti varianti della prima colazione degli italiani. Chi avrà ragione in termini nutrizionali: gli zuccherosi, secondo la moda continentale, o i sapidi anglosassoni? Le risposte, anche scientifiche, al riguardo si alternano. Mentre l’accordo sui torti è unanime: sono in errore coloro che rimandano il primo pasto della giornata a pranzo, sottovalutando che la colazione è "energia" vitale per l’organismo e per il rendimento sulle performance quotidiane, tanto da essere considerata ‘il’ pasto più importante per eccellenza.

Chi dice sì al salato. L’ultima tendenza, espressa da un gruppo di ricercatori dell’Università del Missouri, negli Stati Uniti, darebbe ragione ai salati. Ovvero 35 grammi di proteine derivanti da uova, carni magre e latticini, sarebbero il top. Una colazione ricca di proteine, come quella suggerita, aiuterebbe secondo questi esperti americani a prevenire l'aumento di peso e a ridurre la sensazione di fame. Ma non mancherebbero neppure benefici di "stabilità" sui livelli di glucosio nel sangue, non provocherebbe cioè picchi glicemici o un aumento della concentrazione degli zuccheri che possono causare a lungo andare lo sviluppo di diabete di tipo 2.

 

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Non sono d'accordo in Italia. I nutrizionisti italiani dicono nì a una colazione sempre e totalmente salata. E le ragioni sono diverse: il breakfast anglosassone, composto da uova, pancetta, salsicce e grassi vari, può essere una buona occasionalità "da vacanza", non deve cioè diventare la quotidianità perché è troppo ricco di grassi saturi, con valori all’incirca doppi rispetto alla colazione dolce, un tasso di colesterolo e sale superiori, una quota sbilanciata di proteine animali e calorie extra size, all’incirca 415-440. Se si vuole mangiare salato al mattino, meglio scegliere pane integrale, prosciutto cotto e ricotta o uova strapazzate. Tenendo comunque conto che, essendo questi alimenti di norma un secondo piatto nella dieta italiana, vanno poi assunti con equilibrio nell’arco della settimana per non "sbarellare" le componenti nutrizionali verso i grassi o alcuni nutrimenti meno sani di altri. Insomma, meglio includere nel breakfast internazionale anche un alimento più italiano come latte e yogurt, nella versione parzialmente scremata, per fornire all’organismo un giusto apporto proteico.

 

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Le abitudini salate. Oltre alla colazione anglosassone, esistono almeno due altre proposte: una europea e l’altra cinese. Se siete "nordici", potete scegliere delle aringhe, ovvero del pesce affumicato accompagnato da pane scuro integrale e succo di mirtillo, sapendo però che è squilibrata. Fornisce infatti un elevato quantitativo di grassi, anche se prevalentemente insaturi, molte proteine di origine animale e pochi carboidrati soprattutto semplici. In buona sostanza, meglio mangiare aringhe e pesce a pranzo o a cena. Se invece siete "orientali" e la vostra inclinazione è per riso, tofu e carne di maiale saprete anche di dover accompagnare queste pietanze - in particolare il cai, un contorno di pesce, carne o verdure e  il baozi, un raviolo al vapore condito con carne o verdure - con del tè o latte di soia. Anche in questo caso però darete da mangiare all’organismo troppe calorie, oltre 500, e colesterolo, all’incirca 141 mg tralasciando invece altri importanti nutrienti, come il calcio, fondamentale invece per le ossa.

 

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La colazione dolce. Quella con biscotti, fette biscottate con miele o marmellata, cereali, merendine o yogurt resta comunque la più amata, preferita da circa 40 milioni di italiani. Ed è anche stimata dagli esperti nostrani la più corretta da un punto di vista nutrizionale, perché fornisce tra le 290-315 kcal, un contenuto calorico reputato adeguato, inferiore di oltre un centinaio di calorie rispetto alla colazione salata, carboidrati, in particolare zuccheri che assunti al mattino aiutano a migliorare la performance cognitiva, ma anche proteine, vitamine e pochi lipidi. Infine, dal mondo americano arrivano muffin e pancake con sciroppo d'acero, per lo più accompagnati dal caffè lungo. L’errore nutrizionale qui sta nello sciroppo, troppo dolce, tanto che questi zuccheri semplici forniscono all’incirca il 29 percento delle calorie della colazione, pareggiati in qualche modo da valori contenuti di proteine, grassi e colesterolo. Quindi in buona sostanza, che dire? Meglio ancora la  buona vecchia colazione tricolore.

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