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Come tenere il Covid lontano da casa? Ecco i consigli utili dell'Ats Bergamo

Come tenere il Covid lontano da casa? Ecco i consigli utili dell'Ats Bergamo
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Misurarsi la temperatura quando si esce di casa, stare lontano dalle persone, evitare il più possibile l’utilizzo dell’ascensore, lavarsi spesso le mani, togliersi le scarpe fuori da casa e lasciarle all’ingresso, non appoggiare cartelle o giacconi sul letto ma in luoghi areati come il balcone, favorire il ricircolo dell’aria negli ambienti domestici e, soprattutto, in caso di sintomi compatibili con il Covid isolarsi subito dai familiari e contattare il proprio medico. Sono alcuni dei comportamenti che l’Ats di Bergamo consiglia di adottare quotidianamente, per contenere quanto più possibile il numero di nuovi contagi.

Con la ripresa delle attività didattiche ed extrascolastiche, infatti, proprio le famiglie sono state un catalizzatore per la diffusione delle positività. «In questi giorni di lockdown, nella speranza di poter riprendere al più presto la vita normale, è importante acquisire una consapevolezza sempre maggiore sui comportamenti quotidiani che presentano profili di rischio – spiega il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi –. Per questa ragione abbiamo realizzato un documento informativo in cui abbiamo riassunto i principali accorgimenti da adottare per lasciare il Coronavirus fuori dalla porta di casa. I contenuti sono supervisionati dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats Bergamo».

Il documento, che sarà disponibile a breve anche sui canali sociale e sul sito dell’Agenzia di tutela della salute, elenca cosa fare prima di uscire di casa, come comportarsi al rientro per chi proviene da scuola o dal supermercato e cosa fare nel caso in cui entri in casa una persona estranea, oltre a semplici regole di igiene. Il vademecum verrà distribuito anche nelle scuole, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri. «Abbiamo raccolto regole che potranno essere utili anche al termine di questa situazione emergenziale – conclude Giupponi -, per avere ambienti più puliti e comportamenti più sicuri».

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