Commissione d'inchiesta Covid, Scandella fa un passo indietro per fare iniziare i lavori
Si è insediata ufficialmente oggi, lunedì 21 settembre, con l’elezione alla presidenza del consigliere bresciano del Pd Gian Antonio Girelli. Quello del dem bergamasco era il nome inizialmente indicato dalle forze d'opposizione
Dopo un susseguirsi di polemiche e accuse all’interno del Pirellone, possono finalmente partire i lavori della Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia, insediatasi ufficialmente oggi (lunedì 21 settembre) con l’elezione alla presidenza del consigliere bresciano del Pd Gian Antonio Girelli. «Per tre mesi la maggioranza di centrodestra che governa Regione Lombardia ne ha ostacolato l’avvio, mettendo tra le altre cose un veto sul fatto che un esponente del Partito Democratico o del Movimento 5 Stelle, ovvero le due principali forze di opposizione senza le quali la Commissione non ci sarebbe nemmeno, potesse diventarne il presidente», sottolinea il consigliere regionale bergamasco dem Jacopo Scandella.
«Ora, dopo settimane di tira molla e minacce, questo veto è venuto meno. In cambio, però, la Lega ha chiesto di cambiare il nome del presidente indicato dalle minoranze, che era il mio, con un altro – rimarca Scandella –. Dato che di tempo se n’è perso fin troppo, non ho avuto dubbi nel fare un passo indietro e sostenere la candidatura del collega Girelli».
Obiettivo della Commissione è quello di fare chiarezza in merito a ciò che non ha funzionato in Lombardia durante le fasi più acute dell’emergenza sanitaria. «Speriamo si riesca a recuperare il tempo perso e dar vita a quel lavoro di analisi degli errori e ricerca delle soluzioni che le persone si aspettano dalle istituzioni – conclude Scandella -. Capire e ammettere con onestà dove si è sbagliato resta il modo migliore per non commettere ulteriori errori».