Contagi stabili nella Bergamasca: dal 21 al 27 aprile sono 1.172. I dati Comune per Comune
Nell'ultima settimana le positività diagnosticate in provincia sono 9 in meno rispetto alla precedente. Stabile il valore dell’incidenza, che passa da 103 a 102 positivi ogni centomila abitanti
La curva dei contagi da Covid nella Bergamasca mostra una «situazione di stabilità complessiva di nuovi casi rispetto alla settimana precedente». Secondo i dati diffusi oggi (mercoledì 28 aprile) dall’Ats di Bergamo, da mercoledì 21 a martedì 27 aprile, sono 1.172 le positività diagnosticate in provincia, 9 in meno rispetto alle 1.181 registrate nel precedente monitoraggio.
Un andamento che emerge tanto dalla media quotidiana di nuovi casi, pari a 167 contagi al giorno contro i 169 della settimana precedente, quanto dal valore dell’incidenza settimanale, che passa da 103 a 102 positivi ogni 100 mila abitanti. In lievissimo aumento anche il numero di Comuni con zero casi incidenti, che passano dai 71 della scorsa settimana ai 76 odierni.
«In sintesi - sottolineano dagli uffici di via Galliccioli -, la situazione complessiva della terza ondata pandemica in provincia di Bergamo, anche questa settimana, tende a stabilizzarsi più che ad avere un consistente decremento». Che tradotto significa sia che il virus continua a circolare, sia che con le riaperture, qualora non si dovessero rispettare le ormai note regole anti contagio, il rischio di assistere nuovamente a una crescita dell’infezione è dietro l’angolo.
«La principale area critica è sempre rappresentata dal territorio afferente all'ambito dell'Alto Sebino - aggiunge l’Ats di Bergamo -, ma il moderato aumento del tasso di nuovi positivi calcolati ogni 100 mila abitanti, rispetto alla settimana precedente, continua a riguardare gli ambiti della Valle Imagna, di Villa d’Almè e dell’Isola Bergamasca».
Fortunatamente proseguono i segnali di attenuazione dell'impatto dei malati sulle strutture ospedaliere, soprattutto per quel che riguarda i ricoveri ordinari. A impegnare il personale medico nelle strutture sanitarie restano, in particolare, i pazienti ospitati in terapia intensiva (per la maggior parte si tratta di cittadini non bergamaschi).
«Il passaggio di fascia da arancione a giallo - conclude l’Ats -, potrebbe determinare, come è successo nel corso della seconda ondata, un rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio». Per questa ragione le autorità sanitarie invitano a rispettare rigorosamente tutte le norme anti-Covid, in particolare nelle circostanze in cui aumenta il rischio di contagio; ad esempio, sui mezzi pubblici.