Il punto della situazione

Coronavirus, aumentano i contagi (a Bergamo 623 casi) ma pure i guariti. Le immagini dell'escalation

Coronavirus, aumentano i contagi (a Bergamo 623 casi) ma pure i guariti. Le immagini dell'escalation
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Non accennano a diminuire i contagi di Coronavirus in provincia di Bergamo. Secondo i dati forniti ieri (venerdì 6 marzo) dalla Regione i casi positivi nella nostra provincia sono 623, 86 in più rispetto al giorno prima. Tra questi anche il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi e il questore Maurizio Auriemma. Oltre 150 casi di contagio sono concentrati in Val Seriana (Nembro, Alzano Lombardo e Albino i comuni più colpiti), zona in cui si regista «in rapporto al numero di abitanti e di casi, la maggior incidenza della malattia dopo il lodigiano», ha precisato l’assessore al welfare Giulio Gallera.

Per quanto riguarda la creazione di nuove zone rosse in Lombardia, al momento si attende ancora di sapere quale sarà la decisione di Palazzo Chigi. «È una decisione che spetta al Governo – sottolinea Gallera -. Si tratta di provvedimenti efficaci se tempestivi. Prendiamo atto di questo stallo, a quattro giorni di distanza dalle indicazioni che abbiamo condiviso con l'Istituto superiore di sanità e sottoposto all'Esecutivo».

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Nel frattempo sono arrivati dall’Esercito, in aiuto del personale degli ospedali di Seriate e di Alzano Lombardo, 10 medici e 12 infermieri militari. I pronto soccorso sono infatti sotto pressione, solo ieri in quello dell’Asst Bergamo Est (ospedali di Seriate e Alzano) sono arrivati 70 pazienti che devono essere ricoverati per problematiche respiratorie e polmonari.

L’invito da parte delle autorità regionali, rivolto soprattutto agli anziani e ai residenti delle zone maggiormente colpite dai contagi, è quello di restare il più possibile in casa, evitare luoghi affollati, limitare le occasioni di socialità e rispettare le buone norme consigliate in questi giorni dai sanitari come, ad esempio, lavarsi spesso le mani. «Il sistema sanitario ha retto l'urto, ma per far sì che non entri in crisi tutti noi dobbiamo adottare stili di vita che evitino la diffusione del virus».

Complessivamente, in Lombardia sono 2612 le persone risultate positive al tampone. Di queste, 1622 sono ricoverate in ospedale, a cui se ne aggiungono 309 in terapia intensiva. Crescono le persone dimesse che si trovano in isolamento domiciliare, al momento 469, ma anche il numero le vittime, arrivato a 135 persone.

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